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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Gli trovano i fucili da caccia del fratello prete missionario, ma lui non lo sapeva: prosciolto

Un 70enne era accusato di detenzione abusiva di armi, scoperti dal nuovo inquilino dopo che aveva cambiato casa. Glieli aveva lasciati il sacerdote anni prima ed erano finiti in cantina

Il nuovo inquilino aveva scoperto quei tre fucili ripulendo la cantina. Due fucili da caccia grossa e una carabina, avvolti in un panno, impolverati e, si scoprirà poi, inutilizzabili. L’uomo aveva subito avvertito i carabinieri, i quali sequestrarono le armi e risalirono al precedente inquilino, un 70enne piacentino, denunciandolo per detenzione abusiva di armi. L’uomo disse che quel materiale glielo aveva lasciato anni prima il fratello, un missionario che per decenni era stato in Africa.
Il 12 giugno l’uomo è stato prosciolto dal giudice per l’udienza preliminare, Stefania Di Rienzo, pm Ornella Chicca, che ha stabilito di non doversi procedere perché l’anziano non sapeva che in quei pacchi - che gli aveva lasciato il fratello anni prima, almeno dal 2000 - ci fossero delle armi. Tesi che aveva sostenuto l’avvocato difensore Tania Lupi. L’anziano sacerdote, tornato a Piacenza (in seguito il missionario si ammalò e venne dichiarato incapace di intendere e di volere) chiese al fratello di conservargli alcuni effetti personali, tra cui le armi. Il 70enne prese il pacco e lo mise sopra uno scaffale in cantina, dove rimase per oltre 10 anni.
Nel 2014 l’uomo cambiò abitazione e il nuovo inquilino scoprì le armi. Oltre che essere lì da anni, i fucili - aveva stabilito un esame della polizia - erano inefficienti e quindi inutilizzabili.

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