«L'acqua è un bene prezioso», Mistraletti si tuffa in Po e sbarca in Lombardia
Quarta edizione dello Sbarco in Lombardia: il medico piacentino Carlo Mistraletti con tanto di muta, guanti, cuffia, e occhialini ha attraversato il Po a nuoto: «Il fiume è una risorsa, bisogna ripulirlo»
Quarta edizione dello Sbarco in Lombardia: il medico piacentino Carlo Mistraletti con tanto di muta, guanti, cuffia, e occhialini ha attraversato il Po a nuoto: «Il fiume è una risorsa, bisogna ripulirlo». Si perchè il suo motto è: «Salviamo il Po dall’inquinamento. Tuteliamo e portiamo rispetto per l’ambiente che ci circonda».
E’ questa in sostanza la filosofia che ha spinto il medico piacentino Carlo Mistraletti e i suo amici a dare vita allo “Sbarco in Lombardia”, provocatoria rivisitazione dello storico evento (lo sbarco in Normandia) che il 6 giugno del 1944 segnò una svolta per la Seconda Guerra Mondiale.
Mistraletti e i suoi sostenitori hanno dato appuntamento a tutti alle 18 in via Nino Bixio vicino all'argine. Dopo una benezione (e una preghiere) di don Giuseppe Fontanella, dopo un paio di canzoni di Umberto Lamberti con tanto di chitarra, il medico si è buttato coraggiosamente nell’acqua non certo limpida del fiume e nuotando è arrivato più o meno sulla sponda lombarda. La forte corrente del Grande Fiume lo ha trascinato per diversi metri ma Mistraletti ce l'ha fatta. E' stato poi caricato su una piccola barca e riportato indietro dove è stato accolto da un grande applauso.
