Sentenza Levante: rigetti, revoche e risarcimenti. La parola degli avvocati

Processo Levante in rito abbreviato per cinque militari. Sono state rigettate le richieste di risarcimento di Ghormy El Mehdi, Padron Lopez, Lyamani Hamza, Paolo Silvetris e Luca Montone che si erano costituiti parte civile (alcuni di loro erano anche imputati e hanno scelto di patteggiare).  Revocata la costituzione di parte civile di Anyanku Israel. Per Elsayed, Andrea Bonetti e Megid Seniguer il giudice ha liquidato un danno provvisionale di, rispettivamente, 25mila euro, 3mila, 4 mila euro e per la restante quantificazione del danno da determinarsi in sede civile

CASO LEVANTE: LEGGI QUI TUTTI GI ARTICOLI SULLA VICENDA

SINDACATI E ARMA - Il Nuovo Sindacato Carabinieri (Nsc) e il Partito per la difesa dei diritti dei militari (PDM) sono stati liquidati con 10mila euro di provvisionale più spese legali, il sindacato Silca sarà risarcito in sede civile.  L’Arma dei carabinieri sarà liquidata in sede civile ma è stata disposta una provvisionale in solido di 150 mila euro. 

DIFESA GIUSEPPE MONTELLA, AVVOCATI GIUSEPPE DAMETTI E EMANUELE SOLARI - «Prendiamo atto che si tratta di una pena di 12 anni, e che è inferiore a quella chiesta dall’accusa. Ci riserviamo di leggere le motivazioni della sentenza e valuteremo quindi i passi successivi»

DIFESA DANIELE SPAGNOLO, AVVOCATI ALDO TRUNCE’ E FRANCESCA BEONI – «Il primo round è andato bene: il famoso torturatore Spagnolo è stato assolto dal reato di tortura. Si trattava del reato cavalcatissimo dalla procura, sono state scritte pagine intere e lui è stato assolto così come è stato assolto da tantissimi altri capi d’imputazione. Il processo si è sgonfiato molto con riferimento al mio assistito, aspettiamo le motivazioni della sentenza e faremo appello a Bologna e cercheremo di chiudere anche questo piccolo residuo che rimane. Merita di tornare a fare il carabiniere: lui era fuori da questi schemi. L’ultima frase del pm nelle repliche è stata significativa perché ha detto faccio ammenda perché rileggendo le carte mi accorgo che qualcosa di diverso ci poteva stare».

DIFESA FALANGA, AVVOCATI DANIELE MANCINI E PAOLO MOLASCHI  – «Diamo atto al giudice che ha approfondito la vicenda e ha compiuto una scrupolosa disamina del materiale. Ciò era la nostra prima preoccupazione e riconosciamo il grande sforzo di essere entrata nei vari capi di imputazione. La pena inflitta a Falanga, che è la metà di quella chiesta dall’accusa, dimostra che parte di ciò che abbiamo fatto ha avuto un valore ed è stato preso in considerazione. E’ decaduta l’accusa di tortura nei confronti di Paolo Silvestris e sono stati derubricati alcuni reati: da spaccio alla lieve entità del fatto e gli abusi d’ufficio in omissione d’atti d’ufficio, così come le lesioni sono state derubricate in percosse e quindi non procedibili per mancanza di querela. A Falanga sono state anche riconosciute finalmente le attenuanti generiche equivalenti: da un punto di vista morale il fatto di dare atto che è stato meritevole di averle è importante. Ha poi parlato in aula e ha tratteggiato la sua personalità e chi è davvero: Falanga non è quello che si credeva che fosse o che si voleva far credere».

PARTE CIVILE ELSAYED, AVVOCATO PAOLO CAMPANA – «Sono soddisfatto perché è stato riconosciuto il reato di tortura nei confronti del mio assistito. Quest’uomo è stato preso, fermato e portato in caserma senza aver commesso alcun reato. E’ stato picchiato e gli hanno infine estorto sotto minaccia la confessione di un reato che non aveva mai commesso, ossia lo spaccio. Io questo lo chiamo un giorno di ordinaria follia». A dirlo l’avvocato di Mohamed Elsayed, Paolo Campana, il quale per il suo assistito ha ottenuto una provvisionale di 25mila euro.