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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Ferriere

Una croce sulla vetta del monte Carevolo

Domenica 14 settembre, nel pomeriggio, il vescovo monsignor Ambrosio benedirà la Croce in vetta al monte Carevolo a metri 1552. La cerimonia è promossa dall'Oratorio S. Fiorenzo e dal Gaep

Il giorno 14 settembre, domenica, festa dell’Esaltazione della Croce, alle ore 15,30 il vescovo mons. Gianni Ambrosio celebrerà la Santa Messa sul Monte Carevolo ai piedi della nuova Croce. Nella catena appenninica dell’altra val Nure il monte Maggiorasca, il monte Nero, il monte Ragola, il monte Penna, il monte Crociglia e altri, hanno da tempo come segno di accoglienza per chi ne raggiunge la vetta, una Croce, quasi a esprimere il sacrificio che esige il salire. Walter Bonatti, ricordando l’impresa di cinque giorni di scalata solitaria invernale della parete nord del Cervino ha scritto “Mi sono trovato in ginocchio abbracciato alla croce!”. Il “Carevolo” una delle montagne piacentine più belle ed affascinanti non ha un simbolo cristiano che indichi significativamente la sua cima. Qualcuno con buona volontà ha tentato di rimediare con due fragili ramoscelli. Ora la Parrocchia di Fiorenzuola d’Arda e i giovani di Rompeggio - dove la comunità di Fiorenzuola possiede la casa dei soggiorni estivi, in sintonia con le parrocchie dell’alta val Nure - hanno proposto al GAEP (Gruppo alpinisti escursionisti piacentini), che l’ha prontamente accolta, di dotare la vetta a quota metri 1552, di una croce che non è solo l’attrattiva ed il punto d’arrivo dell’escursionista, ma soprattutto elevazione del segno e contenuto della fede cristiana. Il G.A.E.P. ha presentato la domanda di autorizzazione concessa dalla Soprintendenza di Parma e dal Comune di Ferriere. Hanno sostenuto l’opera, le parrocchie di Ferriere, l’Oratorio S. Fiorenzo di Fiorenzuola, la Fondazione di Piacenza e Vigevano e i proprietari della cima che hanno concesso il terreno. La croce è stata ideata su progetto e direzione dell’artista Stefano Villaggi, dell’arch. Pierluigi Montani, dell’ingegner Giuseppe Pighi e del geometra Carlo Labati ed eseguita dalla ditta Radelme di Piacenza. L’impresa edile Giuseppe Ferrari di Ferriere ha curato il basamento e la ditta Star Work, il trasporto. Ai piedi della croce saranno poste quattro targhe commemorative.

Le quattro targhe poste ai piedi della croce:

PRIMA TARGA

“Domus Domini     
in vertice montium”
(Is. 2,2)
“L'uomo moderno vive in città, mangia senza fame e beve senza sete, si stanca senza che il corpo fatichi, rincorre il proprio tempo senza raggiungerlo mai. E' un essere imprigionato. Alcuni però,  nell’esigenza  di riprendersi la propria vita, trovano una via d’uscita nel sentiero che audace sale per un distacco che libera e che eleva”. (W. Bonatti)

SECONDA TARGA

Dio del cielo, Signore delle cime, su nel paradiso lasciali andare per le tue montagne!”

 Alla inesauribile fecondità di vita della croce di Cristo affidiamo:

  • Mario Vincenti (2013)
  • Francesco Quartieri (titolare dell’azienda defunto)
  • I ragazzi del Brentei (1991)
  • I caduti del Piz Palù (1957)
  • Le vittime di guerra e di montagna
  • Tutti i nostri defunti

TERZA TARGA

Monte Carevolo 2552 mt

QUARTA TARGA

Cristo, pensoso palpito, Astro incarnato nell'umane tenebre, Fratello che t'immoli Perennemente per riedificare Umanamente l'uomo, Santo, Santo che soffri, Maestro e fratello e Dio che ci sai deboli, Santo, Santo che soffri Per liberare dalla morte i morti E sorreggere noi infelici vivi; D’un pianto solo mio non piango più, Ecco, Ti chiamo, Santo, Santo, Santo che soffri. (G. Ungaretti)

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