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Cronaca

Violenza sulle donne, casi in aumento. Il questore: «Denunciate»

In concomitanza con la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, è stato installato al centro Commerciale Farnesiana in via Marinai d'Italia uno stand informativo e di ascolto con la presenza di personale della Polizia di Stato. Presente anche il questore Filippo Guglielmino

In concomitanza con la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, è stato installato al centro Commerciale Farnesiana in via Marinai d'Italia uno stand informativo e di ascolto con la presenza di personale della Polizia di Stato che ha distribuito opuscoli per sensibilizzare la popolazione sulla piaga dei maltrattamenti e delle violenze subite dalle donne e che raccoglie consigli ed indicazioni. In tarda mattina il centro ha visto anche la presenza del questore Filippo Guglielmino: «A Piacenza c'è una rete che da anni opera per prevenire e per occuparsi dei casi e tutelare le vittime sotto ogni profilo. Ci sono misure particolari che si possono utilizzare, come il divieto di avvicinamento alla vittima e che sono di competenza dell'autorità giudiziaria, ma c'è anche allo studio il possibile uso del braccialetto elettronico come avviene nei casi di arresti domiciliari».

«Nel 2021 rispetto al 2020 i dati sono in aumento purtroppo, ed era prevedibile. Questi reati tuttavia - ha spiegato - sono particolari perché quasi sempre intrafamigliari che è difficile svelare e riteniamo ci possa essere un numero oscuro di questi reati che non vengono denunciati perciò ci sono dei protocolli operativi a livello delle forze dell'ordine come per esempio "Eva" che è diventato poi progetto "Scudo", un database interforze per cui tutti gli interventi di specie sono tracciati, monitorati e mappati cosicché chi interviene sa già il pregresso». E ancora: «Denunciate sempre e laddove non ci sia la volontà di farlo si sappia che c'è anche la possibilità di ricorrere a quello che si chiama "ammonimento del questore" e che abbiamo adottato spesso, pertanto, su base volontaria per questi "ammoniti" c'è la possibilità di sottoporsi ad un trattaemento terapeutico per evitare la recidiva».

«Tre sono le persone che hanno aderito per ora al Protocollo Zeus che ha l'obiettivo di andare a prevenire condotte lesive che poi si intenisficano nel tempo e di intervenire in un momento iniziale cossiché si possa poi andare a lavorare sulla sicurezza sociale e sul fatto che poi non vi siano ulteriori vittimizzazioni. La nostra - ha spiegato la psicologa Silvia Merli e presidente del Centro Italiano per la Promozione della Mediazione CIPM Emilia  - è una equipe multidiscilplinare che prende in carico "l'ammonito" e lo aiuta a vedere quello che è il disvalore sociale e morale della condotte messe in atto perché siano interrotte. La violenza è un fenomeno traversale che ha radici culturali e non è quindi possibile tracciare un identikit. C'è un grande lavoro da fare per arrivare alla responsabilizzazione di queste persone, il fatto che riescano a prendere consapevolezza del danno inferto è fondamentale». 

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne-3

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