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Economia

Campagna del pomodoro, raccolto solo il 30 per cento del prodotto

Iniziata a rilento anche la lavorazione presso lo stabilimento per trasformare pomodoro biologico e biodinamico “Terre di S. Giorgio” a Settima di Gossolengo

Agricoltori più che mai con gli occhi rivolti al cielo in questi giorni; e le previsioni di un ritorno dell’alta pressione, per almeno dieci giorni, sono accolte come un viatico, perché nelle fabbriche di pomodoro- come ci ha confermato il direttore di Arp Stefano Spelta-  fino ad ora è stato conferito solo il 30 per cento del prodotto. Preoccupa anche la difficoltà di maturazione, perché le temperature piuttosto basse della notte, se potranno esaltare gli aromi e profumi delle uve bianche, non sono certo ideali per il pomodoro, che in ogni caso si presenta sano e di buona qualità, con rese medie.

Le fabbriche fino ad ora hanno lavorato con il contagocce: all’Arp- riferisce Spelta- si cerca di contemperare l’assetto produttivo (leggasi soste tecniche), con le esigenze di conferimento dei soci, insomma, ci si adegua alle necessità, ma è certo che occorrerà tutto il mese di settembre, ed anche la prima settimana di ottobre, per cercare di raggiungere le lavorazioni programmate. Per ottenerle, è dunque indispensabile il bel tempo: la drastica riduzione delle superfici a poco più di 7.000 Ha., la scarsità di prodotto in tutto il mondo, potrebbe sicuramente aiutare il mercato con remunerazioni soddisfacenti, ma è, a questo punto, indispensabile la materia prima da lavorare.

Anche all’industria conserviera “Terre di San Giorgio”, ubicata  a Settima di Gossolengo, una struttura probabilmente unica in tutta la Regione, tra le poche in Italia che trasforma pomodoro biodinamico e biologico prodotto in azienda (oltre a quello di alcune biologiche locali) e che in questi ultimi anni ha conquistato importanti spazi di mercato in tutto il mondo, “si è cominciato- spiega il titolare Matteo Gazzola- con grave ritardo; fino ad ora abbiamo potuto raccogliere pochissimo prodotto, certo con un buon colore, sano, con brix (gradi zuccherini) apprezzabile, ma è assolutamente necessario almeno un mese di bel tempo, altrimenti saranno inevitabili continui rallentamenti in fabbrica che possono non consentire la lavorazione programmata di 50.000 quintali.

Proprio quest’anno, grazie alle sempre più forti richieste del mercato statunitense, sono state potenziate le linee per pelato e cubettato in vasi di vetro, un pakaging particolarmente gradito in Usa, anche se si continuerà ovviamente con le rilavorazioni stagionali per produrre, oltre alla passata di pomodoro in vari formati, sughi pronti: pomodoro e basilico, melanzane, funghi porcini, zucchine grigliate, capperi e olive, arrabbiata, tutte con verdure prodotte in azienda e preparate in fabbrica, grazie ad una linea di macchinari per il lavaggio, il taglio e la cubettatura ed una per la grigliatura. Si acquista fuori solo il resto: olio extravergine di oliva, olive, capperi, funghi porcini, sale, pepe, peperoncino. Ma è indispensabile la materia prima: dunque non resta che sperare in un settembre propizio.

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