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La mobilitazione / Castel San Giovanni

Castelsangiovanni, sciopero dei lavoratori Amazon per tutta la settimana del black friday

Ugl: «Ai dipendenti un aumento retributivo di solo l’1,1%. Ci attendiamo segnali di rivolta anche dalle altre sedi Amazon in Italia»

«Nell’ambito delle azioni sindacali volte a manifestare il malessere dei lavoratori rispetto al rifiuto dell’azienda a concedere i benefici richiesti e a fronte dell’aumento retributivo di solo l’1,1%, procede la mobilitazione dei lavoratori che si attuerà nella settimana dal 19 al 25 novembre coincidente con la campagna commerciale del black friday. Già da domenica 19 hanno preso il via gli scioperi che seguiranno con modalità intermittente». Così inizia la nota di Ugl che proclama lo sciopero nello stabilimento Amazon di Castelsangiovanni per tutta la settimana del black friday. 

«Ritieniamo – sostiene il sindacato – che siano questi gli scioperi opportuni e sacrosanti in quanto attinenti all’attività lavorativa e non strumenti di supporto alla politica e che abbiano la coerenza di organizzare i lavoratori con lo sciopero dopo che si è chiusa (male) una trattativa e non nel corso della stessa, raggiungendo solo l’obiettivo di porla in condizione di stallo, come nel caso dei rinnovi dei contratti collettivi nazionali!».

«L’azione sindacale – evidenzia Ugl – parte dalle unità produttive e deve avere la capacità di contrastare l’ingiustizia sociale laddove più è evidente, come nel caso di Amazon (che ha avuto extraprofitti, non paga le tasse nel nostro paese, ha messo in atto ogni forma di precarietà possibile), non certo dai talk show televisivi».

«Vogliamo ancora sottolineare – prosegue Ugl – che la firma di accordi identici (nella sostanza) a quelli rifiutati da tutte le organizzazioni nel comparto del commercio ma sempre con Amazon, per i lavoratori che applicano il contratto collettivo nazionale di lavoro della logistica, mettono in concreta difficoltà anche la vertenza dei lavoratori del commercio di Castelsangiovanni ma nel merito non è arrivata alcuna risposta concreta e permane una situazione di irragionevole "doppia e contrastante posizione sindacale" che non sfugge e non è gradita dai lavoratori».

«Ci attendiamo e auspichiamo – conclude Ugl – segnali di rivolta anche dalle altre sedi Amazon in Italia. Quanto meno per rendere chiara l’ennesima spregiudicata doppiezza tra declamazioni e realtà. Siamo seriamente preoccupati e abbiamo invitato i lavoratori alla partecipazione, scioperando ma anche rendendosi attivamente militanti sindacali, per impedire che il diritto di sciopero, di confronto, di partecipazione sindacale, possa finire svilito e snaturato per un utilizzo improprio, inopportuno e fallimentare nei risultati».

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