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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia

Cibo per tutti, approccio multidisciplinare e ricerca

Università Cattolica, incontro con gli studenti di Agrysistem con Barilla Center foor Food & Nutrition

Quello del cibo ed in genere dei paradossi alimentari (sprechi, ipernutrizione e sovrappeso, morte per fame), è una questione che va affrontata non per singoli comparti, ma attraverso un approccio interdisciplinare da cui scaturiscano sinergie operative e messaggi univoci. E’ quello che sta cercando di fare Barilla Center for Food & Nutrition che è stato creato appositamente con la finalità di approfondire i grandi temi legati all’alimentazione e alla nutrizione su scala globale.

Per questo sono intervenuti all’Università Cattolica per un incontro con gli allievi della Scuola di dottorato per il sistema agroalimentare – Agrisystem – e del Dipartimento di Scienze economiche e sociali (presente il coordinatore prof. Antonio Albanese, la Preside Annamaria Fellegara ed il prof. Daniele Fornari), il dott. Roberto Ciati, direttore delle Relazioni Scientifiche e Sostenibilità della Barilla G&R F.lli, e la dott.ssa Monica Cattan Hornung, con l’intento di presentare la seconda edizione di BCFN Young Earth Solutions! (YES!), dedicata ai migliori progetti sul tema dell'alimentazione sostenibile: Cibo e sostenibilità: come ridurre il nostro impatto ambientale, garantendo salute e accesso al cibo per tutti. Un bando - ha spiegato Cattan - rivolto a studenti universitari o ricercatori, di qualunque facoltà, grado e Paese, sia singoli studenti o team costituiti da un massimo di 3 componenti, che non abbiano compiuto i 30 anni entro fine ottobre 2013.

Le dieci migliori idee- ha precisato la responsabile comunicazione del Centro -verranno selezionate come finaliste e presentate nel corso del Quinto Forum Internazionale su Alimentazione e Nutrizione, che si terrà a Milano il 26 e il 27 novembre 2013. L’idea vincitrice vale  un premio di € 1.000 e la possibilità di partecipare nel 2014 ad un progetto di studio del Barilla Center for Food and Nutrition.

“Un modello complesso come quello legato al cibo- ha precisato Ciati- necessita di soluzioni nate dall’interdisciplinarietà in quanto coinvolge interazioni tra salute, ambiente, cultura e sostenibilità. E’ necessario mettere insieme, come sta cercando di fare Barilla Center for Food and Nutrition, le singole sperimentazioni, comunicando le sintesi che consentano di superare i paradossi legati al cibo, per esempio 1,5 miliardi di persone in sovrappeso e 900 milioni che muoiono di fame. L’accesso al cibo costituisce uno dei primi e fondamentali diritti della persona. Dove non vi è cibo a sufficienza non c’è possibilità di vita dignitosa e viene meno il diritto alla salute e alla convivenza pacifica.

Il modello mediterraneo non è una dieta, è uno stile di alimentazione che propone i singoli alimenti “assemblati” in modo corretto per combattere la tendenza di “trasformare il pranzo della domenica in quello di tutti i giorni”. Per di più è stato dimostrato che proprio gli alimenti alla base del modello mediterraneo, sono quelli che meno incidono come impatto ambientale. Da queste premesse- ha concluso Ciati- tutti noi dobbiamo lavorare per dare risposte adeguate a tutte le problematiche”.

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