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Economia

Conti in rosso: la Lega invoca chiarezza sul massimo scoperto

Conti correnti in rosso: il massimo scoperto è nullo se cambia il nome ma la sostanza rimane invariata. Secco avvertimento alle banche che applicano sui conti dei clienti commissioni non conformi al dl anticrisi. Polledri: “I cittadini ora hanno garanzie di tutela sulle clausole”

dsc_0603Massimo scoperto e nuove clausole bancarie sul banco degli imputati della Lega Nord. I parlamentari del Carroccio vogliono vederci chiaro riguardo alla percentuale che la banca applica sul massimo saldo negativo registrato durante il trimestre di riferimento.

Il dubbio è che, sotto altri nomi, gli istituti di credito abbiano celato commissioni di fatto assimilabili al massimo scoperto, riabilitando l'odiato aggravio di spesa ai conti in rosso dei clienti bancari (chiamandole con i nomi più fantasiosi: commissione per istruttoria urgente, commissione per scoperto di conto, recupero spese per ogni sospeso, onere per passaggio a debito nel trimestre, commissione manca fondi).

Lo stesso sottosegretario all'Economia, Daniele Molgora, nei giorni scorsi, aveva precisato che sul massimo scoperto se cambia il nome ma la sostanza rimane invariata è da considerarsi nullo.
  La commissione di massimo scoperto si applica sul saldo negativo su tutto il trimestre, anche se il cliente è andato in rosso un solo giorno  

Quella di Molgora è stata la risposta all'interrogazione dei deputati leghisti Maurizio Fugatti e Massimo Bitonci, redatta con la collaborazione del parlamentare piacentino del Carroccio, Massimo Polledri. Un secco avvertimento alle banche a non addizionare commissioni non conformi alle limitazioni previste dal decreto legge "anticrisi". Decreto, questo, che prevede la nullità della commissione se il saldo del cliente risulta a debito per un periodo continuativo inferiore ai trenta giorni o con utilizzi senza il fido.

“Abbiamo raccolto - spiega Polledri - le proteste provenienti, in particolare, dal mondo degli artigiani, che accusano le banche di aver solo cambiato nome alla commissione, lasciando i costi invariati, a dispetto della gente. Le rassicurazioni arrivate da Molgora rappresentano un punto di svolta: i cittadini ora hanno garanzie di tutela nei confronti di quelle clausole che non rispettano le limitazioni della legge”.
 



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