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L'approfondimento

Etichettatura ambientale: Confagricoltura con Conai per supportare le aziende

Confagricoltura Piacenza presente al webinar il 22 novembre il giorno stesso della pubblicazione delle attese linee guida

Gli obblighi di etichettatura ambientale degli imballaggi saranno pienamente operativi a partire dal 1° gennaio 2023 e Confagricoltura ha organizzato un momento di approfondimento il 22 novembre, proprio il giorno di pubblicazione delle attese “Linee Guida tecniche per l’etichettatura ambientale degli imballaggi" del Mase (Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica) che fanno seguito alla normativa comunitaria e a una precedente circolare ministeriale che aveva già ufficializzato alcuni chiarimenti.  Il webinar, organizzato in collaborazione con il Conai, ha approfondito il quadro normativo ponendo in luce gli obblighi dei vari soggetti lungo la filiera.

«C’è una corresponsabilità tra i fornitori di imballaggio e i produttori che vendono il proprio prodotto trasformato», hanno sottolineato gli esperti.  Sono stati passati in rassegna diversi casi pratici rispondendo alle domande delle aziende raccolte dall’associazione. Le norme interessano in particolare i settori vitivinicolo e oleario che si confrontano con la necessità di riportare in etichetta molte informazioni in poco spazio e le aziende che vendono direttamente i prodotti trasformati.  Dal quartier generale di Roma sono intervenuti: Donato Rotundo – direttore Area Ambiente e Territorio presso Confagricoltura, Dario Giardi - responsabile nazionale sostenibilità ed economia circolare e Palma Esposito - Responsabile settori vino e olio di Confagricoltura. Hanno dialogato con Giulia Picerno e Ilaria Barbisotti del Centro Studi per l’Economia Circolare di Conai. Diverse le aziende di Confagricoltura collegate e presente anche la responsabile dell’Ufficio Ambiente di Confagricoltura Piacenza Enrica Campisi. Grazie ai chiarimenti richiesti da Confagricoltura è stato precisato che fino a fine anno tutti gli imballaggi già immessi in commercio potranno essere utilizzati e commercializzati sino ad esaurimento scorte e l’effettivo trasferimento fisico della merce presso l’acquirente potrà avvenire anche in data successiva. Oltre alle indicazioni per il rispetto degli obblighi ambientali, dall’8 dicembre 2023 dovranno comparire in etichetta anche le informazioni nutrizionali (sul cui format il dibattito è più che acceso). La possibilità di digitalizzare tutte queste informazioni, richiesta da Confagricoltura, sarà privilegiata. È quindi sempre possibile applicare un Qr code sull’etichetta che può rimandare a un’App, a un sito o a pagine di un sito più facilmente aggiornabili. L’opzione è consigliata, in generale, anche per gli imballaggi di piccola dimensione, multilingua o di importazione. Gli imballaggi neutri quali pallet, scatole di cartone, film di protezione, preincarti e imballaggi a peso variabile, vedono difficoltà applicative per la stampa diretta, in alcuni casi anche per motivi sanitari. Per questa tipologia di imballaggi nei canali industriali (quindi se non destinati al consumatore) è possibile la trasmissione della codifica del materiale in digitale con una comunicazione ufficiale via mail o sui documenti di trasporto. Le compravendite tra operatori richiedono solo che ciascun materiale dell’imballaggio abbia la sua codifica alfanumerica in base alla decisione Ue. Gli imballaggi che arrivano al consumatore finale devono avere in aggiunta le indicazioni di raccolta differenziata per ciascuna componente separabile manualmente: servono le destinazioni finali, ossia dove gli imballaggi devono giungere a fine vita. Tali indicazioni possono però essere semplicemente la dicitura: “raccolta differenziata, verifica le informazioni del tuo comune”. La norma precisa che l’indicazione deve essere veicolata nelle forme e nei modi che l’azienda ritiene più idonei, ma non stabilisce formati o pittogrammi. «Le informazioni di etichettatura ambientale devono essere in italiano e riferite al nostro paese e non bisogna dare indicazione per i prodotti che si esportano perché la regolamentazione negli altri paesi potrebbe essere differente», hanno precisato gli esperti. Conai sta promuovendo una consultazione pubblica che confluirà in un vademecum per l’uso dell’etichettatura ambientale degli imballaggi. Di grande utilità la check list e il tool che consente di costruire in modo autonomo un’etichetta reperibile, insieme ad altri materiali, reperibili sul sito https://www.etichetta-conai.com/. «La normativa a monte ha come obiettivo primario quello di migliorare la qualità della raccolta differenziata degli imballaggi e aumentare la consapevolezza dei consumatori rispetto al destino finale di tali rifiuti e le linee guida recepiscono le indicazioni della Commissione Europea – sottolinea Enrica Campisi –. Monitoreremo le indicazioni tecniche che saranno aggiornate periodicamente sulla base di nuovi interventi legislativi e dell’evoluzione tecnologica. L’ufficio ambiente di Confagricoltura Piacenza è a disposizione e in costante raccordo con gli uffici nazionali».

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