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«Fedex vuole eliminare i lavoratori di Piacenza che costano di più a favore di nuove assunzioni»

Il sindacato intercategoriale Cobas e il movimento disoccupati “7 novembre” di Napoli saranno presenti questo lunedì alle 15 a Roma all’incontro previsto con il presidente della camera Roberto Fico

Il sindacato intercategoriale Cobas e il movimento disoccupati “7 novembre” di Napoli saranno presenti questo lunedì alle 15 a Roma all’incontro previsto con il presidente della camera Roberto Fico con l’intenzione di presentare il delicato problema sociale della chiusura del sito Fedex-Tnt di Piacenza, rivendicando «la riapertura del sito o in alternativa, la ricollocazione all’ interno della filiera  del colosso dei lavoratori di Piacenza attualmente senza occupazione».

Il sindacato «si ritiene insoddisfatto dell’iniziativa intrapresa sottobanco da parte della committente Fedex e il suo fornitore Alba volta a favorire i licenziamenti dei lavoratori del sito di Piacenza, con l’ausilio dell’ agenzia di somministrazione Intoo la quale vende ai lavoratori false illusioni e prospettive inerenti la possibilità di occupazione, senza alcuna reale garanzia nel merito dei diritti acquisiti tra cui: “anzianità di servizio maturata, livelli di inquadramento, contratto a tempo indeterminato, altri aspetti migliorativi, ecc..”».

«Riteniamo inaccettabile e irrispettoso nei confronti delle istituzioni e dei lavoratori coinvolti questa finta manovra che nulla può realmente garantire ai lavoratori, la prova di quanto sopra scritto è il comportamento della committente Fedex, la quale non ha mai presentato una reale e concreta proposta di ricollocazione nelle loro filiere ai lavoratori di Piacenza, con l’assurda e irrispettosa aggravante di aver recentemente annunciato l’assunzione di centinaia di lavoratori.»

«Tali atteggiamenti dimostrano che - prosegue la nota del sindacato - il piano di Fedex sia quello di eliminare i lavoratori di Piacenza che costano di più, a favore di nuove assunzioni, il tutto volto ad abbassare il costo del lavoro. Il sindacato intercategoriale Cobas e i lavoratori di Piacenza si dichiarano soddisfatti della lettera di sostegno alla lotta di 30 funzionari della CGIL dove si richiede di ritiro degli esposti ai danni dei lavoratori di Piacenza in lotta, ed inoltre anche della loro opposizione agli strumenti repressivi che hanno portato all’arresto di 2 sindacalisti di Piacenza e a diverse misure restrittive tra cui anche dei fogli di via a diverse decine di lavoratori. Il sindacato Si Cobas pertanto, si dichiara disponibile a qualsiasi confronto unitario volto alla risoluzione delle problematiche dovute alle recenti crisi ed anche a sostegno di un piano occupazionale sul territorio Piacentino»

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