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Martedì, 19 Marzo 2024
Economia

Fusione dei Consorzi Agrari, Coldiretti intende proseguire il percorso

L’associazione è convinta: «Una grande opportunità per la protezione, lo sviluppo e il futuro delle imprese agricole»

«Un momento di approfondimento su un progetto importante per il Paese». Così Coldiretti Piacenza commenta l’assemblea che si è svolta nella mattinata di giovedì 4 marzo, interamente dedicata al progetto Cai (Consorzi Agrari d’Italia). Un progetto al quale la giunta della Federazione Provinciale si è avvicinata da diversi mesi, e che è stato condiviso – all’interno dei locali di Piacenza Expo, per garantire il pieno rispetto della normativa anticovid – alla presenza dei dirigenti Coldiretti delle province lombarde interessate dal consorzio agrario Terrepadane e dei membri del consiglio di amministrazione del consorzio medesimo. Dal confronto è emerso che il progetto preso in esame viene unanimemente considerato l’unica strada possibile per tutelare il reddito degli agricoltori.

«Cai è una piattaforma nata per la protezione, lo sviluppo e il futuro delle imprese agricole di cui abbiamo subito percepito l’ampia portata territoriale, nella piena condivisione degli obiettivi economici e sociali del progetto», ha affermato Ugo Agnelli, presidente di Coldiretti Piacenza. Tra questi, Coldiretti Piacenza ha sottolineato la centralità dell’agricoltura e del cibo nello scenario economico e sociale del futuro, ma anche la necessità di uscire dalla morsa delle multinazionali che monopolizzano il mercato e riducono la redditività delle aziende; la necessità di un approccio organico all’innovazione tecnologica, così come il valore strategico della filiera agricola italiana, dalla semente allo scaffale, quale unica leva di garanzia per il reddito aziendale. «In un momento in cui la redditività aziendale è messa a rischio, risulta importante tracciare percorsi nuovi per venire incontro alle esigenze dei soci», ha affermato Agnelli.

A spiegare dettagliatamente le caratteristiche del progetto Cai è stato il responsabile dell’area “Azione sindacale e legislazione” di Coldiretti, il dottor Fabrizio Di Marzio. La parola è passata poi al professor Felice Adinolfi, ordinario di Economia ed estimo rurale presso l’Università di Bologna, che ha illustrato le potenzialità del progetto, in particolare la capacità di coniugare visione sistemica e forte protagonismo locale. Sul tema del forte radicamento al territorio si è soffermato anche il direttore regionale di Coldiretti, Marco Allaria Olivieri, che ha descritto CAI come «un progetto che riconosce pienamente ogni territorio nella sua particolarità, offrendogli la possibilità di esprimere il meglio».

Positivo il commento sulla mattinata da parte di Claudio Bressanutti, direttore di Coldiretti Piacenza: «Abbiamo tutti condiviso un percorso che ci porterà verso il nostro obiettivo. Dobbiamo ottimizzare gli sforzi per dare maggiore redditività alle aziende agricole; questo significa che sono necessari strumenti e mezzi nuovi, nuove opportunità. Dobbiamo guardare avanti, ce lo chiedono i soci, e a detta di tutti coloro che sono intervenuti oggi, questo progetto è l’unico che può dare risposte alle aziende». Sulla stessa linea anche il presidente Ugo Agnelli, il cui intervento ha concluso la mattinata.

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