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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Le potenzialità di una rete d'impresa, l'università di Verona studia Pomorete

Il dipartimento di Economia aziendale ha in corso uno studio sull'unicità di Pomorete, analisi realizzata in collaborazione con il Gruppo Banco Popolare. Pomorete, presieduta da Dario Squeri, raccoglie 15 aziende (tutte aderenti a Confapindustria) e ha un fatturato di circa 600 milioni di euro

Pomorete è un caso emblematico delle Reti di impresa di nuova generazione. Sfruttare bene una rete significa avere maggiori opportunità per ogni socio. La sfida è quella di comunicare alle banche il potenziale di sviluppo per migliorare l'accesso al credito.
È il tema trattato questa mattina, 8 maggio, dall'Università di Verona. Il dipartimento di Economia aziendale ha in corso uno studio sull'unicità di Pomorete, analisi realizzata in collaborazione con il Gruppo Banco Popolare. Pomorete, presieduta da Dario Squeri, raccoglie 15 aziende (tutte aderenti a Confapindustria) ha un fatturato di circa 600 milioni di euro, ha tremila dipendenti e garantisce il prodotto pomodoro a partire dallo studio del  terreno, dalla vivaistica, dall'irrigazione, dalla commercializzazione, dalla  trasformazione, dal trasporto e dalla logistica. "L'innovazione proposta da Pomorete - ha affermato il coordinatore Gabriele Zanelli - è una realtà consolidata, è il futuro che viene sempre più studiato dalle università".
I vantaggi di istituire una Rete, ha spiegato Cecilia Rossignoli docente di Organizzazione aziendale - che conduce il lavoro con i ricercatori Alessandro Zardini e Francesca Ricciardi - sono molteplici. La Rete si fonda sulla fiducia dei soci, che collaborano fra loro e condividono le conoscenze. La Rete così sviluppa innovazione. Il risultato è quello di avere maggior credibilità sui mercati e concedere più opportunità ai soci.
Ma la ricerca si sta spingendo più in là e vuole arrivare a definire una serie di criteri oggettivi che consentano agli istituti di credito di concedere finanziamenti. Le banche devono essere messe in grado di riconoscere la bontà del lavoro di una Rete, le sue potezialità e la capacità di creare nuovi modelli di business.

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