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Economia

Mezzi agricoli e permessi di circolazione: aggiornamento per i referenti di Confagricoltura

Sartori: «Indispensabile agire conformemente alle norme»

La normativa sui permessi di circolazione dei mezzi agricoli è stata oggetto di problematiche e contenziosi che hanno visto Confagricoltura Piacenza prendere posizione a fianco delle imprese, talvolta private, in piena campagna, dell’utilizzo di mezzi moderni e indispensabili per questioni meramente burocratiche. Parallelamente, l’associazione ha ritenuto fondamentale procedere con la formazione e l’aggiornamento costante del personale incaricato per la predisposizione dei permessi e nelle giornate del 1° e 4 luglio i tecnici preposti hanno partecipato a un percorso di approfondimento insieme ad alcuni colleghi delle diverse strutture territoriali di Confagricoltura Emilia-Romagna. «Si tratta di normative complesse e soggette a modifiche e aggiornamenti» – dice Lara Sartori, referente per l’elaborazione dei permessi di Confagricoltura Piacenza che con alcune colleghe nei giorni scorsi ha per l’appunto seguito un percorso formativo tenuto da Alessandro Bicego, responsabile Unità Operativa Trasporti Eccezionali di Ente Locale e componente della Commissione Tecnico-amministrativa trasporti eccezionali della Regione Emilia-Romagna. «I permessi di circolazione vanno richiesti per tutti i mezzi fuori sagoma che percorrono strade provinciali o statali – spiega Sartori – anche per un semplice attraversamento. Ciò che rende complessa la procedura è la necessità di discriminare in base a quale normativa sono omologati i mezzi e da cui conseguentemente derivano parametri diversi per l’autorizzazione. In mancanza della necessaria autorizzazione non si rischia solo il sequestro del mezzo, ma ci si espone a gravi pericoli perché in caso di incidente stradale le assicurazioni non rispondono e si passa dalla parte del torto a prescindere dalla dinamica dell’incidente».

La formazione, due giornate intensive, ha visto passare in rassegna il quadro legislativo, gli aspetti costruttivi e comportamentali deli veicoli, la documentazione di circolazione, la massa rimorchiabile e soprattutto ha approfondito le novità normative introdotte con le circolari del Ministero dei trasporti n. 199962/2020 e 303386/202 per allineare la circolazione delle macchine operatrici trainate e dell’uso delle attrezzature portate e semi-portate dalle trattrici agricole con omologazione nazionale a quelle con omologazione comunitaria; sono state inoltre analizzate le ulteriori circolari sulle masse dei veicoli isolati e dei treni agricoli con omologazione comunitaria. 

«In line generale – esemplifica Sartori – sono macchine agricole eccezionali quelle che superano i 2.55 metri di larghezza, i 12 in lunghezza e i 4 in altezza, ma bisogna verificare tutta una serie di casistiche. È molto importante leggere e comprendere l’allegato tecnico, parte integrante del libretto di circolazione e conseguentemente elaborare il permesso in modo conforme».  

«Le autorizzazioni – ha sottolineato Alessandro Bicego – devono essere rilasciate con tutte le prescrizioni ritenute opportune dal legislatore per la tutela del patrimonio stradale e la sicurezza per la circolazione, questo perché l’autorizzazione non è solo un onere burocratico, ma dovrebbe essere uno strumento fondamentale anche per prevenire i fenomeni di incidentalità».

Sempre Alessandro Bicego ha infine aggiunto che «la formazione degli Operatori delle Associazioni di Categoria delle Imprese Agricole risulta fondamentale perché le normative sono diventate veramente complesse, se si pensa che vale ancora il previgente Codice della Strada del 1959 oltre che l'attuale Codice e le innumerevoli Direttive tecniche comunitarie (Mother Regulation). A questi Operatori è demandato forse il compito più difficile, quello non solo di ottenere per l'Impresa Agricola le autorizzazioni dovute ma soprattutto, quello di coinvolgere e rendere consapevoli gli utilizzatori del corretto utilizzo di questi veicoli».

Soddisfazione da parte di Confagricoltura Piacenza che evidenzia come il percorso sia stato utile per continuare ad erogare un servizio sempre mirato e adeguato e invita quanti ne avessero necessità a contattare gli uffici.

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