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Economia

Pnrr, molte le condizioni di sviluppo per l’agricoltura

Terrepadane al fianco dei soci per coglierne tutte le opportunità

Il settore agroalimentare possiede un ruolo di primo piano nell’economia italiana: l’obiettivo è sostenerlo attraverso soluzioni e strumenti specifici per le imprese che sono le protagoniste del suo trend di crescita. A tal fine il Consorzio Terrepadane ha indetto una riunione per incontrare i soci e dettagliarli sulle potenzialità che il PNRR (ovvero il piano nazionale ripresa e resilienza) può offrire allo sviluppo delle imprese agricole, unitamente ai funzionari di Unicredit Alessandro Tosi, Livio Stellati e Paolo Martinelli, mentre per Terrepadane era presente il direttore finanziario ed amministrativo Luca Bazzini.

Dopo il saluto del presidente Marco Crotti, si è entrati nel vivo della presentazione ricordando che secondo le stime del governo, i fondi stanziati potrebbero incrementare il PIL italiano del 3.6% nel 2026, rispetto a una baseline che non include il PNRR. Potrebbe generare una spinta alla crescita di 0.6 punti percentuali in media all'anno nel periodo 2021-26.

Le stime del governo italiano presuppongono la piena attuazione di nuovi progetti e che gli investimenti pubblici saranno attuati con un alto grado di efficienza, e quindi saranno molto efficaci nel risollevare la crescita del Paese. Le stime non quantificano inoltre l'impulso aggiuntivo delle riforme strutturali incluse nel NRRP.

Il Pnrr - è stato precisato- a fronte di una dotazione complessiva di 235 miliardi di Euro, ne destina per i prossimi 6 anni circa 11 al comparto agricolo. Le risorse attese per l’ultimo semestre 2021 ammontano a 394 milioni, ma importi fortemente a crescere sono programmati soprattutto tra il 2022 e il 2024.

Va sottolineato come le misure gestite direttamente dal MIPAAF (e quindi di più esclusiva fruizione da parte delle imprese agricole) ammontano a 6,8 miliardi e si declinano in 4 specifiche aree di intervento sulle quali è lecito attendersi il maggior interesse da parte delle imprese. Tra le misure previste genericamente per tutti i settori produttivi, è stato ricordata la M1C2 «Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo», soprattutto nelle sue componenti «Transizione 4.0» e «Ultra Banda» che non mancheranno di interessare anche il settore primario. 

L’Agricoltura è storicamente legata alla disponibilità di sussidi per l’avvio degli investimenti: la lettura del Pnrr andrà quindi2-40 integrata con le misure ancora disponibili dell’attuale PAC (in regime di proroga) e della programmazione comunitaria 2023-2027. In tal senso la Pac 2023-2027 prevede una dotazione complessiva per l’Italia pari a ca. 50 miliardi dei quali 21,4 destinati ad interventi di sviluppo rurale che quindi, concettualmente, si possono affiancare agli 11 previsti dal Pnrr.

UniCredit - hanno sottolineato i funzionari presenti - è un partner solido sul quale le aziende possono fare affidamento, grazie a una presenza capillare sul territorio e una solida competenza specialistica nei servizi finanziari dedicati alle piccole imprese. Un punto di riferimento pronto a sostenere gli imprenditori agricoli un servizio di consulenza mirata ed una gamma completa di soluzioni per soddisfare le esigenze legate alle diverse fasi di produzione, ai finanziamenti per l’innovazione, all’acquisto di macchinari o impianti fino alla promozione dei prodotti.

La nuova agricoltura di qualità è fortemente legata al concetto di filiera, la cui importanza strategica è il primo veicolo per superare la forte frammentazione dell’offerta nel settore agroalimentare. Per questo focalizziamo l’impegno Unicredit è per la valorizzazione di questa realtà, in modo da supportarne il potenziale economico per il territorio. Lo fa con finanziamenti a breve termine, conduzione, fido per cassa per l’agricoltura, supercash rotativo agrario, mutuo agrario per anticipo contributi agea finanziamenti a medio e lungo termine, con dotazione, prodotto riserva e mutuo ipotecario agrario.

Tosi ha inoltre ricordato alcune cifre significative per l’agricoltura: economia circolare e agricoltura sostenibile. Sviluppo della logistica per 800 milioni. Parco Agrisolare – Agrivoltaico 1,5 miliardi e 1,1 miliardi. Per l’innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo a disposizione 500 milioni con finanziamenti su programmazione complementare al PNRR. Per i contratti di filiera e di distretto 1,2 miliardi. Per lo sviluppo del Biogas e del Biometano 1,92 miliardi. Infine per la tutela del territorio e della risorsa idrica, resilienza dell’agrosistema irriguo 880 milioni.

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