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Economia

Si Cobas: «Con Fedex le posizioni rimangono distanti così come le città delle ricollocazioni»

Il sindacato: «Prosegue la lotta. Intanto due siamo soddisfatti per due nostri delegati, non più soggetti a misure cautelari»

Il S.I. Cobas piacentino esprime grande soddisfazione per la rimozione delle misure cautelari a carico di due suoi esponenti particolarmente attivi nelle lotte della logistica piacentina: Kamel Rashwan ed El Neggar Amro, entrambi delegati presso la Leroy Merlin di Castel San Giovanni.

«I due ragazzi – commenta il sindacato stesso - erano sottoposti dallo scorso marzo alla misura del duplice obbligo di firma quotidiano, in conseguenza alla ben nota vicenda degli arresti operati in seguito alle proteste contro la chiusura dell’hub Fedex-tnt di Piacenza, poi puntualmente verificatasi a conferma della bontà delle ragioni degli scioperanti. Si tratta di un ulteriore importante tassello dopo la revoca degli arresti domiciliari per Arafat e Pallavicini, e in questa come in quella occasione le motivazioni fornite dal tribunale dicono esplicitamente che i soggetti coinvolti non sono da ritenersi quali pericolosi o violenti, fattore che d’altra parte tutto il segmento operaio cittadino ben conosce. Una vittoria quindi, ma ancora lunga è la strada per sancire definitivamente che il diritto di sciopero deve essere esercitato quale valore fondante della dialettica democratica, e non represso o criminalizzato come avvenuto durante la vertenza Fedex».

«Proprio oggi – fa sapere il sindacato - si è svolta la trattativa fra S.I.Cobas e Fedex, alla presenza del fornitore Alba SRL. Le posizioni rimangono distanti, in particolare per quel che riguarda le proposte di ricollocazioni in città ritenute dal sindacato troppo lontane. La lotta proseguirà quindi sino al pieno soddisfacimento degli obiettivi sindacali e al raggiungimento di una soluzione dignitosa per tutti gli operai coinvolti».

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