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Economia Gropparello

Startup, la Regione premia il progetto della "Nimbo Jobs"

Boom di progetti presentati da quelle dell’Emilia-Romagna e la Regione raddoppia i fondi: 46 quelli sostenuti, per un investimento complessivo di oltre 8 milioni di euro

L’Emilia-Romagna premia l’innovazione e la ricerca, con davanti il traguardo della transizione digitaleecologica ed energetica, la tutela della salute e il sostegno al comparto della creatività. Anche per dare risposte alle sfide che l’economia post pandemia si trova ad affrontare. Questa la prospettiva dei 46 progetti finanziati dalla Regione con 5,5 milioni di euro, con risorse europee Por-Fesr 2014-2020, che andranno sostenere investimenti per oltre 8,2 milioni di euro, con previste circa 40 nuove assunzioni. Tra questi, 8 progetti riguardano startup dell’industria culturale e creativa. Attraverso un bando regionale che ha visto un alto numero di adesioni: 150 progetti presentati su un totale di 1.084 startup esistenti in Emilia-Romagna. Un esito che ha spinto la Giunta regionale ad aumentare di 3 milioni il finanziamento inizialmente previsto di 2,5 milioni, che arriva così a 5 milioni e 543mila euro, per la copertura di 46 progetti, oltre il 50% di quelli poi ammessi in graduatoria.

L’esito del bando e le ulteriori risorse investite sono stati illustrati dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dall’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, dall’assessore regionale alla Cultura e Paesaggi, Mauro Felicori.

C'è anche un'azienda piacentina tra quelle premiate con i contributi della Regione. E' la Nimbo Jobs Srl di Gropparello, che otterrà 99mila euro. "Il progetto della Nimbo Jobs - spiega la Regione - soddisfa pienamente i criteri sia sotto il profilo della qualità tecnico-scientifica sia sotto il profilo della qualità economico-finanziaria, ben strutturato, completo e coerente in tutte le sue parti, l’innovatività e il prodotto proposto sono ben individuati così come il percorso di sviluppo e il piano degli investimenti, la strategia di mercato individuata per posizionare la start up e la piattaforma proposta nel contesto competitivo di riferimento, che presenta una rilevanza sotto il profilo economico-sociale rivolgendosi ad un target peculiare (NEET), e che già può contare su una community di early adopter. Team con competenze complementari e ben strutturato sotto il profilo organizzativo, così come il piano di lavoro proposto. Chiara anche la sostenibilità economico-finanziaria della start up".

I progetti finanziati
Coprono numerosi campi di attività. Da soluzioni green per il sistema di packaging alimentare alla costruzione di modelli predittivi in ambito finanziario. Dalla cura di patologie dermatologiche a sistemi di intelligenza artificiale applicati alla medicina fino a sistemi domotici accessibili da remoto per il monitoraggio di pazienti e anziani e persone non autosufficienti. Dalla sperimentazione di nuovi materiali per il settore della meccanica, all’utilizzo di nano materiali per aumentare l’efficienza delle celle fotovoltaiche. Dall’aumento della sicurezza sismica degli edifici ai sistemi di testing dei materiali in grado di ridurre tempi e costi.

E poi l’adattamento di flotte di veicoli pubblici e privati per ridurre le emissioni inquinanti, nonché soluzioni innovative per i veicoli elettrici.

Infine, dai prodotti e servizi legati alle arti e allo spettacolo delle case editrici digitali ai processi per la certificazione delle informazioni e l’individuazione delle fake news sui mezzi di comunicazione, nonché scansioni in 3D del patrimonio culturale per renderlo fruibile e replicabile.

Tra le tipologie di interventi, in molti casi più di una per progetto, vi è un maggiore orientamento verso l’ingegnerizzazione di prototipi e piani di sviluppo industriale, lo scale up, ovvero progetti che portano la startup a crescere e capitalizzare gli investimenti effettuati.

Per le industrie culturali e creative, il bando prevedeva inoltre una specifica riserva di risorse pari a 700 mila euro, che permetterà di sostenere progetti specifici per l’ambito museale, dell’editoria e delle nuove applicazioni di matrice culturale.

Il contributo regionale parte da un minimo del 60% e può raggiungere il 75% della spesa ammessa fino ad un massimo di 150mila euro.

I beneficiari avranno a disposizione un servizio di informazione e orientamento dedicato – realizzato da Art-ER, in collaborazione con il sistema di incubatori, acceleratori e associazioni imprenditoriali - per individuare percorsi e opportunità - anche di networking - a supporto dello sviluppo e dello scale up dell’iniziativa imprenditoriale, che in ottica di integrazione e complementarità al contributo regionale ne massimizzino l’impiego.

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