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ApP, «Svilito il ruolo del Consiglio comunale»

Cugini e Rabuffi: «Il sindaco si vanta di disintermediare la comunicazione, è l’emblema di una visione personalistica della politica»

«Il rispetto e l’importanza che Alternativa per Piacenza da sempre ripone nel ruolo e nei compiti del Consiglio Comunale non può esimerci, oggi, dall’esprimere preoccupazione sullo svilimento dell’organo centrale di amministrazione e governo della città. Le avvisaglie si erano intraviste già dalla seduta di insediamento del nuovo Consiglio Comunale, dove la doverosa e rispettosa forma istituzionale era stata bollata come inutile “Liturgia” da parte del primo cittadino. Già allora Alternativa per Piacenza, attraverso l’intervento dei propri Consiglieri, aveva ricordato che il Consiglio Comunale non fosse organo al servizio dell’esecutivo, bensì un organo dotato di totale autonomia, con prerogative e regole di funzionamento consolidate e modificabili solo dallo stesso. I recenti accadimenti, testimoniano che il sospetto avanzato era giusto. Non possiamo che confermare che questa amministrazione vive con molto fastidio lo spazio riservato da norme ben precise alla discussione e al contraddittorio. La “disintermediazione” nei rapporti con i cittadini, rivendicata con vanto dal primo cittadino, come azione di buon governo è in realtà l’emblema di una visione personalistica della politica, che ha dimostrato nei fatti tutta  la sua negatività. Non contestiamo il diritto e il dovere del primo cittadino, e di tutti i Consiglieri eletti, di intrattenere canali di comunicazione con la cittadinanza anche al di fuori degli agoni elettorali, ma contestiamo la prassi rivendicata di voler anticipare temi e decisioni della Giunta senza che vengano preventivamente sottoposti all’attenzione e al dibattimento in Consiglio Comunale. Riteniamo poi inammissibili i ritardi nella calendarizzazione degli atti consigliari proposti dalle minoranze, quando alle stesse si è chiesto di rispettare i cittadini che vogliono “fatti”. Oltre cinquanta di questi atti sono ad oggi senza risposta, in attesa di dibattimento. Non volere convocare Consigli Comunali necessari ad analizzarli, in presenza di accordi già presi in sede di riunione di capigruppo, anche in assenza di altri temi di Giunta da apporre all’Ordine del Giorno, è ingiustificabile. Cinquanta risposte mancate alla città, da parte di una Giunta e di un Sindaco che nelle giornate di bel tempo “disintermediano” verso il cittadino, ma nelle giornate in cui il vento soffia contro si nascondono dietro le poco amate “liturgie” del regolamento e del cavillo. A questo modo di intendere la gestione del Consiglio Comunale, Alternativa per Piacenza non vuole prestare appoggio e sarà sempre al fianco dei nostri due Consiglieri, nella giusta rivendicazione del ruolo e del rispetto che la più importante Istituzione locale di amministrazione della città esige e merita».

Stefano Cugini e Luigi Rabuffi, consiglieri comunali di “Alternativa per Piacenza”

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