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Parla il sindaco

Bilancio, Tarasconi: «Non siamo spendaccioni, stimoliamo l’economia locale»

Il sindaco: «Abbiamo poco tempo per incidere, ci prendiamo le nostre responsabilità, sarebbe più facile non fare nulla». Il direttore generale Canessa: «Grande efficienza nei tempi di pagamento dell’ente, il nostro difetto è l’avanzo libero»

«Noi una Giunta di spendaccioni? Non è vero, c’è alla base una differente visione del ruolo della pubblica amministrazione». In diverse occasioni i consiglieri delle minoranze rinfacciano, citando alcuni voci di spesa molto discusse (anche da gruppi di cittadini), una certa spregiudicatezza nelle scelte economiche, giudicando l’Amministrazione propensa ad allargare la spesa. Il sindaco Katia Tarasconi non accoglie questa tesi e spiega il suo punto di vista. «Siamo convinti - ha spiegato presentando il suo “bilancio in pillole” - che il Comune, che è la seconda o terza azienda del territorio provinciale se guardiamo il numero di dipendenti, abbia un ruolo e il dovere di essere di stimolo affinché l’economia giri e le cose funzionino».

Sempre il sindaco rimarca il peso del welfare (il 26% del totale), «grossissima parte del bilancio è per aiutare chi è in difficoltà». Tarasconi evidenzia il tratto della sua Giunta. «A quasi due anni dall’inizio del mandato potrei dire che a Piacenza “non toccare e non fare nulla” sarebbe molto più facile che prendersi la responsabilità di alcune scelte. Credo che ci sia un “filo rosso” nella Giunta, sappiamo di avere poco tempo per essere incisivi, per realizzare tutti quei progetti che crediamo positivi per la collettività. Ai miei assessori dico sempre: non può passare un giorno senza chi si sia portato a casa un pezzo decisivo per i nostri obiettivi».

PERINI: «STIAMO INVESTENDO SULL’UFFICIO TRIBUTI CONTRO L’EVASIONE»

Anche il vicesindaco Marco Perini, titolare della delega al bilancio, esprime la sua al riguardo. «Si può fare meglio superando i limiti dell’efficienza ed è il lavoro che stiamo portando avanti. Sicuramente dobbiamo creare efficienza e spendere meglio le risorse. Se si vogliono fare le cose, bisogna però avere disponibilità. Abbiamo inoltre potenziato l’ufficio tributi relativamente all’accertamento, abbiamo speso più soldi e impegniamo più personale. Però riporteremo dentro al Comune più soldi e faremo passare il messaggio che “ciascun contribuente deve fare il suo dovere”. Un cittadino che paga subito e non dopo 3-4 anni significa aiutare l’ente contro l’inefficienza».

«MOLTI AFFIDAMENTI DIRETTI? VOGLIAMO RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI»

Il Comune sta puntando molto sugli affidamenti diretti, rinunciando ad alcuni bandi. «Se qualcuno vuole metterci più tempo per raggiungere agli obiettivi…», risponde all’osservazione il sindaco Tarasconi. «Il tempo è poco, non credo che siano tanti i nostri affidamenti rispetto ad altre città di dimensioni simili. La trasparenza è garantita, le cose vengono fatte a norma di legge. Se rispettiamo le regole perché dovremmo allungare i tempi organizzando bandi?». Poi, un'altra osservazione della prima cittadina, che ha invitato a considerare il fatto che il Governo Meloni, nel rivedere il Codice degli Appalti, stia andando in questa direzione e le critiche sugli affidamenti diretti del comune piacentino arrivino proprio da esponenti del centrodestra. 

«Dal 2019 al 2020 - aggiunge il direttore generale Luca Canessa - il mondo è cambiato, in quel momento i precedenti limiti di spesa (40mila euro) sui bandi di gara sono decaduti, il legislatore aveva previsto che sotto i 150 mila euro si poteva gestire con l'affidamento diretto. E noi ci siamo dotati di strumenti di garanzia, oltre a quelli richiesti dalla legge».  

CANESSA: «BENE I TEMPI DI PAGAMENTO, DA MONITORARE L’AVANZO LIBERO»

Al direttore generale Luca Canessa, che ha una vasta esperienza nella pubblica amministrazione, chiediamo di evidenziare un pregio e un difetto del bilancio del Comune di Piacenza. «Se dovessi indicare cosa funziona, direi che c’è una forte attenzione alla fase della spesa dell’ente. Siamo un comune efficiente, con gli indici più alti per quanto riguarda i tempi di pagamenti verso le imprese e verso i cittadini, riscontriamo una media davvero alta». E il difetto? «Lo sappiamo, serve un monitoraggio costante dell’avanzo libero, dei residui attivi e passivi che registriamo. L’ente ha attivato degli strumenti di controllo importanti e i risultati si iniziano a vedere».

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