rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica Stazione / Piazzale Guglielmo Marconi

Borgo Faxhall, dopo sei sedute arriva l’ok del consiglio comunale

Il direttore del consorzio dei commercianti Bertola: «Siamo contenti, ma intendiamo aspettare solamente due anni per il completamento dei lavori, non di più. Saremo vigili e pronti a fare proposte, a partire dalla gestione dei parcheggi». Forza Italia si astiene

Dopo sei consigli e tre commissioni consiliari dedicate all’argomento, passano in consiglio le “linee guida” sul progetto di riqualificazione di Borgo Faxhall. La seduta decisiva è stata quella del 10 novembre: dopo le dichiarazioni di voto, che hanno palesato anche qualche mal di pancia interno nella minoranza, l’aula ha approvato con 19 voti favorevoli la pratica proposta dall’assessore all’urbanistica Silvio Bisotti.

«Il mio voto è negativo – ha spiegato Massimo Polledri (Lega Nord) - perché l'intervento è irragionevole, va contro la logica amministrativa ed espone il Comune. È un voto pericoloso, occorre risolvere la situazione ma gli strumenti non sono questi, vista la situazione patrimoniale di Coemi». «La dichiarazione di voto – è il commento polemico di Paolo Garetti (Lista Sveglia) – mi pare di capire che funziona anche a mezzo stampa, come ha fatto qualcuno. Poi mi sono ricordato che siamo in campagna elettorale. La delibera, se fosse presentata a un finanziatore o a una banca, difficilmente sarebbe presa in considerazione. A fronte di crediti di Coemi noi prendiamo degli immobili e ci tocca svendere i nostri due palazzi comunali. La pratica ha troppe lacune, mi sento responsabile del fatto che non è stata troppo sviscerata in commissione. Nessuno qua dentro è contrario alla riqualificazione dell’area e al fatto di volere una “porta” bella e appetibile dal punto di vista commerciale sulla città di Piacenza. Tutte le critiche sono state tecniche e non di carattere politico. C’è stata pure una proposta alternativa del Movimento 5 Stelle. Ci sono valori incomprensibili, sostenibili che non possono essere votati in modo favorevole».

«Non dirò “no” al progetto – è l’intervento di Marco Colosimo (Piacenza Viva) - ma alla delibera. Ci destano perplessità i costi, ci vogliono basi solide per fare un passo alla volta. Ringrazio comunque l’assessore e i tecnici per il lavoro svolto dopo vent’anni, ci hanno provato».  «Non ne abbiamo parlato – ha detto ironicamente Guglielmo Zucconi (Gruppo Misto) - abbastanza: ci sono voluti tre commissioni e sei consigli comunali. Oggi non finisce un percorso ma inizia e con esso partono i veri problemi, a partire dalla valutazione economica degli immobili. Questa è una pratica con la “p” maiuscola: se passa e funziona verremo ricordati soprattutto per questo. Proponete – ha detto alla minoranza - qualcosa di costruttivo in merito se siete contrari, non certo mettere il terminal dei bus alla Cementirossi come ha detto qualcuno. Ci vuole senso di responsabilità da parte di tutti: io voto a favore». «Una volta iniziata la cosa iniziano i problemi – Marco Tassi (Pdl) ha ripreso un concetto di Zucconi - allora non approviamola. Votiamo senza sapere quanto valgono i 3300 metri che Coemi ci dà. È un atto di incoscienza: siamo tutti d’accordo sui presupposti, è la pratica che non s’ha da fare. State generando delle speranze che non esistono: mancano le stime commerciali, le valutazioni immobiliari, l’impatto sul traffico e sull’ambiente di questa struttura».

È stato Filiberto Putzu, consigliere di Forza Italia, a spiegare la posizione fuori dal coro di Forza Italia – rispetto alla minoranza - sulle “linee guida”. La discordanza con il resto dell’opposizione era nell’area già da qualche giorno. «C’è sicuramente stata – ha spiegato Putzu, anche a nome di Maria Lucia Girometta - un’omissione di controllo da parte delle amministrazioni di centrosinistra in questi anni sulla convenzione stipulata. Io avrei votato la pratica in modo favorevole, ma non ho ricevuto rassicurazioni sulla posizione del terminal degli autobus e sulla possibilità di un nuovo centro commerciale, per questo motivo il gruppo consiliare di Forza Italia si astiene dal votare il progetto». È sempre stato molto critico sul progetto invece Tommaso Foti di Fratelli d’Italia. «Non c’è una lettera di intenti, non c’è un atto di disponibilità da parte di Coemi. In questi anni avremmo dovuto contestare a Coemi i lavori non fatti e poi fare una messa in mora. Questo consiglio comunale avrebbe dovuto scegliere la strada più conveniente. L’atto viene votato nelle condizioni di non dare fastidio al nostro partner. Non c’era bisogno di sei sedute del consiglio, è vero. Speriamo di venire fra sei mesi in aula a dire che c’eravamo sbagliati: ma se le cose vanno diversamente, a saltare non sarà solo la poltrona di Bisotti, ma anche altre».

«L’assessore Bisotti – è il parere del capogruppo Pd Daniel Negri - nel gestire la delibera non si è mai tirato indietro. A nome del Partito Democratico ringrazio gli uffici, è stato un lavoro pesante. Non sarà semplice ma in questi due anni e mezzo vogliamo anche completare la riqualificazione di piazza Cittadella, che con questo comparto completerà una bella parte di città».

«Due anni e mezzo fa – è l’intervento del sindaco Paolo Dosi - avevamo alcuni obiettivi. Sapevamo di non poter costruire un progetto originale, per mancanza di risorse e possibilità. Nel quadro generale ci trovavamo con pratiche sospese da anni, fra cui soprattutto l’area del polo del ferro e Borgo Faxhall. Per tenere botta alla crisi, dovevamo risolvere queste situazioni, partendo proprio da Borgo Faxhall: se affrontato in modo decisivo darà infatti risposte concrete. Se avessimo fatto come tanti in Italia, davanti a un problema così complesso con pratiche legali di mezzo, avremmo potuto far finta di muoverci, lasciando la patata bollente alla prossima amministrazione, come hanno fatto quelle precedenti. Se vogliamo fare il gioco della ricerca del colpevole, non so a chi conviene. La soluzione perfetta non esiste in natura, non è possibile soddisfare tutte le condizioni, avremo sempre molti buchi neri in questa pratica. Ogni soluzione è piena di contraddizioni: di fronte a questo ci proviamo perché abbiamo il dovere di risolvere un problema. Sono temi pubblici tutti gli aspetti presenti in campo, non solo il terminal dei bus. Anche la rivitalizzazione del commercio è un tema pubblico, non stiamo facendo un piacere solo a loro. Affronteremo il discorso nei prossimi tempi con la massima competenza, delicatezza e autorevolezza».

Al termine dell’intervento del sindaco Paolo Dosi, l’aula, dopo 6 consigli comunali e 3 commissioni, ha votato la pratica sulle linee guida di Borgo Faxhall. La delibera è stata approvata con 19 voti favorevoli – la maggioranza compatta ad eccezione dell’assenza di Pallavicini –, 9 voti contrari e 2 astensioni (i due rappresentanti di Forza Italia).

«Sono molto contento – è il commento a margine di Cesare Bertola, direttore del consorzio dei commercianti di Borgo Faxhall - non solo dell’esito del voto, ma anche dell’atteggiamento e dei toni molto più pacati e costruttivi tenuti da tutti i consiglieri. Ho rilevato spunti importanti anche nell’opposizione, e per certi anche aspetti condivisibili. Bene o male tutti hanno riconosciuto che al comparto di Borgo Faxhall si debba mettere in mano per intervenire. Le critiche sono sulla forma , sui metodi e sull’approccio, non sui contenuti. Tutti hanno riconosciuto che questa amministrazione si è mossa per un problema ventennale. Gli spunti interessanti che ho sentito oggi danno dignità alla galleria commerciale di Borgo Faxhall che vive in un contesto degradato. Per noi è un traguardo, però ora per la riqualificazione inizia un percorso che porterà, spero, soluzioni rapide. Non mi sono piaciute le tempistiche ventilate da alcuni, per noi sono tollerabili solo altri due anni: l’inizio dei lavori nel 2015 e la conclusione nel 2016. Siamo ancora disposti a tapparci occhi, naso e orecchie solo per questi due anni. C’è gente che aspetta da vent’anni risposte, non si può chiedere di aspettarne altri 4 o 5. Saremo vigili sulle prossime tappe e attenti da qui in avanti, sempre pronti a dare il nostro contributo, ad esempio sulla gestione dei parcheggi, su cui vogliamo discutere. Vivendo da lì da anni speriamo di essere ascoltati nelle prossime settimane e mesi».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Borgo Faxhall, dopo sei sedute arriva l’ok del consiglio comunale

IlPiacenza è in caricamento