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Camera di commercio, i Liberali: «Soppressione da evitare»

L’associazione che ha Sforza Fogliani come consigliere comunale: «Non prestiamo il fianco al diktat per ottenere l’insignificante vicepresidenza camerale»

La Camera di commercio di Piacenza, secondo i Liberali Piacentini, deve essere salvata. «La fusione con quelle di Parma e Reggio Emilia che il Governo Draghi (con l’adesione della Regione e di Unioncamere) ci vuole imporre, non ha senso alcuno». «Prestare acquiescenza al diktat – si afferma nel comunicato – per ottenere la solita, insignificante vicepresidenza, non ha senso alcuno e le categorie economiche interessate non devono farlo, come a questa imposizione avrebbero dovuto ancor prima opporsi. La legge prevede che, in mancanza di fusione volontaria (con sede della nascente Camera a Parma), intervengano le Commissioni parlamentari. Lasciamo allora operare la legge, non praticando la solita virtù della servitù volontaria. Alla peggio, ci toccherà – conclude il comunicato dei Liberali – quella negativa soluzione alla quale ora presteremmo quella acquiescenza che ci ha condotto alla situazione in cui siamo adesso in tanti altri settori».

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