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La polemica

Civica di centrodestra: «La miopia della sinistra un danno per la città»

Turismo ed eventi, i consiglieri della civica: «Celebrano numeri inferiori rispetto al passato e si autoincensano»

«Ci auguriamo che i turisti del weekend pasquale in città - accertati in numero inferiore rispetto al passato - siano stati davvero felici come ci racconta la sinistra. Sicuramente non lo sono i piacentini, costretti a subire la miopia di un’Amministrazione che continua a coprire con le parole il vuoto di idee e di iniziative». La civica di centrodestra “Barbieri Sindaco-Trespidi con Liberi” risponde a stretto giro ai capigruppo in consiglio comunale del centrosinistra, rimarcando il «fantasioso cambio obbligato di strategia comunicativa» della maggioranza che amministra Piacenza e sottolineando come «dopo aver parlato pomposamente di presenze da record abbiano dovuto arrendersi all’impietosa evidenza dei numeri, che come si sa non mentono, provando allora goffamente ad argomentare di felicità, quasi che i turisti del passato fossero invero più tristi».

«Senza scomodare il barometro della felicità – continuano i consiglieri di centrodestra – è invece indubbio che chi ha poco da festeggiare siano gli albergatori e tutte le attività commerciali piacentine legate al turismo, purtroppo trascurate dalla sinistra persino nel loro assurdo comunicato. Di fronte a presenze in città in calo, molte di queste infatti hanno lavorato meno, qualcuna addirittura ha chiuso per mancanza di prenotazioni: un riposo forzato che agli imprenditori del settore dubitiamo possa aver donato grande ristoro e serenità».

«La miopia della sinistra, capace solo di autoincensarsi a torto e, una volta smentita dai numeri, di arrivare ad evocare una sorta di decrescita felice di stampo grillino, sta precipitando il turismo a Piacenza nel baratro da cui l’Amministrazione Barbieri aveva cercato con grande impegno di sollevare. Un impegno di cui, loro malgrado, gli esponenti della sinistra danno atto, citando nel loro comunicato i grandi numeri di turisti della Pasqua 2022, “influenzati” dalla presenza della mostra del Klimt in città. Niente di più vero, perché la citata mostra, come tutte le altre iniziative che sono state messe in campo negli anni di Giunta Barbieri, è il frutto di scelte lungimiranti, di una visione alta, di una prospettiva, di lavoro ed impegno economico per il bene della città che, purtroppo, non esistono più».

«Oggi – aggiungono – alle categorie economiche in difficoltà l’unica risposta di questa sinistra è un richiamo alla felicità, senza preoccuparsi invece di dare risposte concrete ai bisogni del territorio. Probabilmente anche domenica sera, dopo tre giorni di street food, troveremo persone felici di aver degustato olive ascolane e cannoli siciliani, ma certo non pensiamo che si possa parlare di crescita della città né in termini di cultura né in termini di supporto alle attività locali».

«Non è questa la Piacenza che cresce che ci eravamo immaginati e su cui avevamo lavorato con grande sforzo, riuscendo a raggiungere riconoscimenti e numeri per i quali non servono comunicati di rivendicazione, tanto meno deliranti come quelli della sinistra. Il nostro auspicio è che ci sia presto una presa di coscienza di questa situazione e una conseguente levata di scudi di chi ha ancora voglia di essere una voce critica e un vero “cane da guardia” a difesa della comunità. Noi cercheremo di esserlo sempre, per il bene di Piacenza e dei piacentini».

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