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Ecco la nuova Giunta: dentro Stefano Cavalli, Marco Tassi e Jonathan Papamarenghi

Prende forma il rimpasto di Giunta: per Forza Italia dovrebbe entrare il sindaco di Lugagnano, per la Lega il capogruppo e per i civici l’ex Alleanza Nazionale e Pdl. Rimescolate alcune deleghe anche tra gli altri assessori. Baio rimane vicesindaco, il senatore Pisani entra in Consiglio

La nuova Giunta Barbieri dovrebbe essere cosa fatta. Dopo una riunione a Palazzo Mercanti tra il sindaco Patrizia Barbieri e alcuni rappresentanti dei partiti – i capigruppo di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Liberali Piacentini – nella serata del 23 ottobre, sembra essere pronto il tanto atteso rimpasto. Fuori, come risaputo, Massimo Polledri (Lega), Filiberto Putzu (Forza Italia) e Paolo Garetti (civico). Dentro, stando a quanto ha raccolto IlPiacenza.it, Stefano Cavalli capogruppo (Lega in Consiglio), Jonathan Pamarenghi (sindaco di Lugagnano e commissario provinciale di Forza Stefano Cavalli-5Italia) e Marco Tassi (in quota civici, con un passato in Alleanza Nazionale e Pdl). Saranno molto probabilmente loro tre a rimpiazzare gli uscenti: nelle prossime ore il sindaco dovrebbe comunicare la lista alla stampa e alla cittadinanza, in anticipo rispetto ai tempi inizialmente previsti. Tre i posti da riempire nella squadra del sindaco: servivano un leghista, uno di Forza Italia e un civico. Le quote rosa potevano essere anche accantonate, per una volta: i tre fuoriusciti erano tutti uomini, la rappresentanza in Giunta (Barbieri, Baio, Opizzi e Sgorbati) non è mai stata a rischio. Elena Baio rimane il vicesindaco.

In casa Lega si sono fatti tanti nomi negli ultimi giorni. Ma il più credibile è sempre rimasto quello del capogruppo consiliare Stefano Cavalli, in passato anche consigliere regionale. Cavalli in questi mesi ha tenuto insieme le due anime del partito in Consiglio: quelli più vicini al senatore Pietro Pisani e a Matteo Rancan con quelli più affini a Massimo Polledri. Il suo ingresso in Giunta – con le deleghe al commercio, (tolta al collega di partito Paolo Mancioppi) e politiche per la famiglia, apre un nuovo scenario: entrerà in Consiglio comunale al suo posto proprio il senatore Pisani. Rimane da capire chi sarà il nuovo capogruppo del partito più rappresentato a Palazzo Mercanti (la Lega ha otto consiglieri). Il favorito, a dispetto dell'entrata di un senatore, dovrebbe essere Carlo Segalini. 

Per quanto riguarda il vuoto creato dalle dimissioni di Putzu, in pole position sembra esserci il sindaco di Lugagnano e commissario provinciale di Forza Italia Jonathan Papamarenghi. A lui cultura,Papamarenghi-4 turismo, scuola (tolta ad Erika Opizzi di Fd’I). Arrivato quasi al termine del suo mandato da primo cittadino della Valdarda - non può ricandidarsi la prossima primavera per il terzo mandato -, Papamarenghi ha dalla sua la recente riconferma a commissario-segretario provinciale del partito azzurro, con la benedizione del partito a livello regionale. Da sempre sostenitore di Patrizia Barbieri – fu uno dei più critici nei confronti dell’ipotesi, per il centrodestra, di candidare Massimo Trespidi a sindaco -, più volte in questi mesi è stato chiamato in Comune a Piacenza a dissipare le tensioni tra lo stesso sindaco e l’assessore Putzu. Papamarenghi rimarrebbe sindaco di Lugagnano fino al termine del suo mandato e, contemporaneamente, assessore (non percepirebbe alcuna indennità dal Comune di Piacenza fino a che rimane primo cittadino in Valdarda). Il suo caso è singolare: non tutti i giorni capita di avere un sindaco di un comune chiamato a ricoprire il ruolo di assessore in un altro ente. La legge lo permette, per fare un esempio abbastanza vicino basta andare nel capoluogo Bologna: l’assessore alla mobilità Irene Priolo è anche sindaco del suo comune d’origine, Calderara di Reno.

Per il posto in Giunta in rappresentanza dei civici (la lista "Prima Piacenza") è pronto Marco Tassi. Avrebbe vinto la concorrenza di Gian Paolo Ultori dei Liberali. Ultori, apprezzato da Barbieri per il suo carattere risolutivo, non dovrebbe entrare in Giunta: i Liberali preferiscono rimanere fuori. A lui andrebbero i lavori pubblici.  Dirigente a livello locale di lungo corso di Alleanza Nazionale e Popolo delle Libertà - e figlio dello storico parlamentare del Movimento Sociale Italiano Carlo Tassi - non si era candidato in lista, ma aveva dato il suo contributo in campagna elettorale. L’ultima esperienza politica è stata il suo mandato da consigliere comunale di minoranza tra il 2012 e il 2017: è stato uno dei più battaglieri oppositori della Giunta Dosi. I suoi accalorati marco tassi pdl-2interventi critici - era possibile ascoltare il tono dei suoi interventi anche dall’ingresso di Palazzo Mercanti – ancora rimbombano nei corridoi del Comune. E il sindaco nutre molta stima nei suoi confronti, per quello che ha saputo dare in campagna elettorale senza essere candidato.

Ma il rimpasto non dovrebbe concludersi qui. Un rebus rimane ancora la delega allo sport: potrebbe essere accorpata agli impianti sportivi (ovvero a Marco Tassi) o andare a Cavalli. Come detto, Erika Opizzi ha perso le politiche scolastiche, ma si è vista assegnare la delega al Demanio, che era di Filiberto Putzu, che si somma così all’urbanistica. Il vicesindaco Elena Baio rimane al suo posto, nonostante – inizialmente – la Lega avesse provato a bussare per chiedere un peso maggiore in Giunta. Anzi, Baio si dovrebbe veder assegnata anche la delega all’anagrafe e ai servizi al cittadino.

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