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Venerdì, 26 Aprile 2024
Elezioni Comunali 2012

Cacciatore: «Una manovra dura che non risponde ai principi di equità»

Il vicesindaco Francesco Cacciatore, candidato sindaco alle Primarie per il centrosinistra, all'indomani della presentazione della manovra Monti interviene mostrandosi assai critico

Il vicesindaco Francesco Cacciatore, candidato sindaco alle Primarie per il centrosinistra, all’indomani della presentazione della manovra Monti interviene mostrandosi assai critico. Cacciatore parla di «una manovra molto dura che non risponde ai criteri di equità da più parti richiesti».

Questo perché, purtroppo - osserva il vicesindaco - «a pagare sono sempre gli stessi, e per quanto questi interventi fossero necessari, la manovra colpisce soprattutto i ceti medio-bassi e i pensionati, e questo è profondamente ingiusto». In aggiunta, prosegue Cacciatore, «aumenta l'Iva in maniera pesantissima, aumentano le accise e si colpiscono in modo eccessivamente bonario gli “scudati”, mentre sulle pensioni dai 960 euro in su, ossia la gran parte, si blocca l’indicizzazione: con un maggiore prelievo sui capitali trasferiti all’estero dagli evasori sarebbe invece stato possibile incassare somme da destinare all’indicizzazione delle pensioni». Per il candidato sindaco, insomma, sarebbe più corretto far pagare chi ha evaso e chi ne ha di più, provando ad avere un occhio di riguardo per categorie deboli come quelle dei pensionati.

«Il governo - ricorda il candidato sindaco - ha ottenuto una vasta maggioranza proprio per la missione a cui è stato chiamato, cioè quella di salvare l'Italia: e se la manovra del Governo Monti ha il pregio di riavvicinare l’Italia al pareggio di bilancio e all’Europa, fatica e non poco a tenere alta la bandiera dell’equità, elemento fondamentale per un Paese moderno ed avanzato».

«Infatti, mi pare di osservare dal punto di vista sociale, politico e culturale che sulla ricchezza e sui grandi capitali sia stato fatto qualche piccolo ritocco ma nessun intervento strutturale, mentre - dice il vicesindaco - gli interventi strutturali sono stati effettuati sui ceti medi e sui pensionati. Non dimentichiamo che l’Italia è uno dei Paesi più avanzati con la minore mobilità sociale e la maggiore disuguaglianza di redditi, visto che in questi ultimi anni il divario tra ricchi e meno abbienti si è profondamente allargato. Questo - conclude Cacciatore - ci deve far riflettere sulla necessità di più equa redistribuzione della ricchezza e delle opportunità».

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