Fondazione, Colosimo: «C'era bisogno di arrivare a questo punto?»

«C'era bisogno di arrivare a questa situazione per dimostrare ulteriormente il grave errore dell’investimento della Fondazione in una banca, o meglio in una banca come "Banca del Monte"?»
Lo afferma, in una nota, Marco Colosimo, consigliere comunale di "Piacenza Viva" che da tre mesi a questa parte continua a porre l'attenzione sullo stato di salute della nostra Fondazione. «In particolare siamo gli unici ad esprimere scetticismo circa l'investimento in "Monte Parma" che continua a dare quelle conferme che da cittadini civici non avremmo voluto avere, ovvero quelle di un'errata e mal studiata strategia di mercato e investimento. Se il presidente Scaravaggi esulta, dicendo che ci siamo impoveriti meno di altri, noi gli facciamo abbassare i toni, perché purtroppo non c'è da esultare a fronte di una svalutazione di ben 28 milioni di euro. Questa é una fondazione costretta a riparare i guai di "Monte Parma", con un conseguente impoverimento sostanzioso rispetto al consuntivo del 2012. In settimana verrà depositata la richiesta di audizione da parte del presidente Scaravaggi di fronte al consiglio comunale per rendere partecipi i consiglieri, quindi tutti i cittadini da loro rappresentati, della situazione economica dei nostri fondi, sperando che una volta per tutte venga dichiarato il fallimento dell'investimento ai danni dei piacentini, e probabilmente che venga dichiarato anche il fallimento del consiglio direttivo, visto come la stampa ha riportato il disappunto del consigliere Sergio Giglio. Non c'è più tempo da perdere  e soprattutto non è possibile continuare a dedicare poco spazio ad una questione spinosa e importante come quella della Fondazione».