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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Fondo per l'housing sociale, c'è anche la Fondazione di Pc e Vigevano

100 milioni di euro in arrivo per l'housing sociale in Emilia-Romagna. Con l'obiettivo di contrastare il disagio che affligge fasce sempre piu' ampie della popolazione. Nel percorso, anche la Fondazione di Piacenza e Vigevano

Cento milioni di euro in arrivo per l'housing sociale in Emilia-Romagna. Con un obiettivo preciso: contrastare il disagio abitativo che affligge fasce sempre piu' ampie della popolazione, a partire dai giovani. Con il protocollo di collaborazione tra sei Fondazioni bancarie e Regione, si consolida infatti il percorso verso la costituzione di un Fondo immobiliare etico per l'housing sociale. Si tratta di una tappa decisiva che consentira' di costituire in poco tempo uno strumento strategico per le politiche abitative regionali.

"DARE RISPOSTE AL DISAGIO ABITATIVO" - "Opereremo perche' questa nuova misura possa potenziare il Piano Casa dell'Emilia-Romagna - ha sottolineato Gian Carlo Muzzarelli, assessore all'Edilizia della Regione, durante la conferenza stampa di presentazione - . Siamo perfettamente consapevoli di quanto la casa sia centro degli affetti e luogo di vita per ognuno; a maggior ragione, in una fase di crisi come quella che stiamo attraversando, e' necessario impegnarsi per dare risposte a chi e' piu' esposto al disagio abitativo, e quindi giovani coppie e studenti. Grazie alle Fondazioni - ha aggiunto l'assessore - mettiamo in moto 100 milioni di euro, che consentiranno di riqualificare 'pezzi' di citta' e mettere a disposizione circa 2000 appartamenti in piu'".

VERSO IL FONDO ETICO - Il Comitato promotore del Fondo immobiliare etico, costituito da sei importanti Fondazioni bancarie regionali - Fondazione Carisbo, Fondazione Cassa di Risparmio di Forli', Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Fondazione CR Piacenza e Vigevano, Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini - in accordo con la Regione sta perfezionando la costituzione di un fondo immobiliare chiuso per rispondere al disagio abitativo che colpisce fasce crescenti di popolazione (in prima battuta giovani coppie e studenti) con redditi medio-bassi, insufficienti per accedere alla casa in proprieta', ma anche per confrontarsi con il libero mercato dell'affitto. Il Fondo sara' gestito da una Societa' di gestione del risparmio (Sgr) con criteri etici e non speculativi. Con la sottoscrizione del protocollo, il Comitato si impegna a condividere con la Regione finalita' e criteri che ispireranno l'attivita' del Fondo immobiliare. Il protocollo pone cosi' le basi per definire la struttura e il funzionamento del Fondo, e per una valutazione dei modi e tempi di una partecipazione dell'amministrazione regionale alle operazioni.

Fonte: Agi news

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