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Fratelli d’Italia: «Dal piano regionale di smaltimento rifiuti pesanti rincari per le aziende»

«La bozza del nuovo piano di smaltimento dei rifiuti contiene degli indirizzi che, se attuati, comporteranno una maggiorazione di almeno il 25% dei costi per le stesse» lo sostengono Tommaso Foti, Filippo Bertolini, Michele Magnaschi e Simone Mazza, esponenti provinciali di Fratelli d’Italia

"Nel momento in cui il sistema delle imprese non vede l’uscita dal tunnel della crisi, la bozza del nuovo piano di smaltimento dei rifiuti contiene degli indirizzi che, se attuati, comporteranno una maggiorazione di almeno il 25% dei costi per le stesse" lo sostengono Tommaso Foti, Filippo Bertolini, Michele Magnaschi e Simone Mazza, esponenti provinciali di Fratelli d’Italia.

"La bozza di nuovo piano, infatti, prevede che una parte dei rifiuti prodotti dalle piccole e medie imprese non venga più qualificata come assimilabile al domestico, ma classificata come derivante dalle attività produttive. La proposta di de-assimilazione dei rifiuti - continua la nota di Fratelli d’Italia - non li fa diminuire in termini quantitativi, ma in compenso fa lievitare i costi per le imprese".

"In particolare - osservano Foti, Bertolini, Magnaschi e Mazza - si profila una super stangata il settore agrituristico, comparto strategico in vista di Expo 2015, che invece e per contro merita una differenziazione tariffaria rispetto alle altre attività ricettive". "Quale futuro potranno avere le imprese - concludono gli esponenti di Fratelli d’Italia - se, ai problemi conseguenti la crisi economica, si dovranno assommare quelli prodotti da un piano rifiuti che comporterà per le stesse un aumento dei costi del 25%? "

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