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Giornata dedicata all’autismo, «Tutta la comunità deve diventare più consapevole e sensibile»

Katia Tarasconi, consigliera regionale del Pd e candidata sindaca a Piacenza, in occasione della giornata mondiale dedicata alla “Consapevolezza dell’Autismo”

«Un altro modo di sentire la vita e di comunicare con gli altri. Un modo spesso straordinario, fuori dalle righe, creativo, sensibile e purtroppo ancora oggi poco compreso e valorizzato. Ecco cos’è l’autismo. E’ un universo complesso che vede convivere al suo interno grandi difficoltà ma anche talenti incredibili e che si compone di persone, di famiglie, di affetti e di dinamiche che richiedono un approccio nuovo e consapevole». Così Katia Tarasconi, consigliera regionale del Pd e candidata sindaca a Piacenza, in occasione della giornata mondiale dedicata alla “Consapevolezza dell’Autismo”. È questo il senso della giornata del 2 aprile, istituita dall’Onu nel 2007 per stimolare la riflessione su una realtà che solo a Piacenza fa registrare un aumento costante, ogni anno: nel 2019 i casi certificati di autismo erano 320 ma sappiamo per certo che questo numero, il cui conteggio è stato rallentato dalla gestione della pandemia, è cresciuto sensibilmente negli ultimi due anni.

«E proprio nella nostra Piacenza – prosegue Tarasconi - sono attive da tempo realtà associative importanti come Oltre l’autismo, Angsa, Piacenza in blu e come La Matita Parlante che accompagna tanti ragazzi ai tirocini lavorativi e ha da poco avviato le prime esperienza di co-housing nel nostro territorio. Sono realtà specializzate e d’eccellenza che hanno bisogno di sostegno e aiuto, ma affinché questo avvenga in modo sempre più “naturale” è necessario che tutti noi come comunità diventiamo più consapevoli e sensibili su questo tema, e direi più in generale sul grande tema delle disabilità. Le famiglie hanno bisogno di sostegno e ne hanno bisogno per far sì che le ragazze e i ragazzi autistici possano dare il loro contributo sempre più attivo alla società in cui tutti viviamo. Ed è possibile perché parliamo di persone speciali, con talenti spiccati e particolari in mille campi, dalla musica all’arte, dalla letteratura all’informatica, ed è cruciale che di questo aspetto e delle sue potenzialità enormi si sia sempre più consapevoli a partire dalle scuole sino alle aziende, ai luoghi di lavoro e di svago. E’ una responsabilità di chi amministra far sì che questo avvenga ed è un impegno che ci tengo a prendere con grande entusiasmo e serietà».

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