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«Giunta disinteressata all’ambiente e ostile nei confronti delle minoranze»

Il 20 settembre riparte il Consiglio comunale di Piacenza dopo la pausa estiva. Prevista una manifestazione di cittadini sotto Palazzo Mercanti «Per una Piacenza di tutti». Ecco i temi segnalati da questo comitato

Lunedì 20 settembre riparte l’attività del Consiglio comunale di Piacenza. Dopo la consueta pausa di agosto, il “parlamentino” torna a discutere di mozioni, interrogazioni, comunicazioni e interpellanze. Durante la prima seduta di Palazzo Mercanti, nella piazzetta davanti è prevista, dalle ore 16 alle 19, una manifestazione di cittadini che vogliono esprimere il proprio dissenso nei confronto delle «politiche messe in atto dalla Giunta Barbieri». «Siamo un gruppo di cittadini che spontaneamente si ritroverà – fa sapere il comitato “Per una Piacenza di tutti” – per una serie di motivazioni». Quali? «La reiterata ostilità dimostrata nei confronti di minoranze quali la locale comunità islamica, oggetto di gravi attacchi in occasione della conversione del centro culturale islamico in luogo di culto, e la comunità Lgbtq+, attraverso atti che vanno dall’uscita dalla rete Re.a.dy a pochi giorni dall’insediamento della Giunta fino alla recente censura operata a Spazio4.0 nei confronti del drag show in programma il 16 luglio».

«Il totale disinteresse verso la questione ambientale – aggiungono i promotori - sia a livello globale, sia a livello locale. A Piacenza, una delle città più inquinate d’Europa, si programmano continue cementificazioni, consumo di suolo indiscriminato, conversione di aree verdi ad uso residenziale. Nessuno a livello istituzionale sembra interessarsi all’impatto di queste scelte; è vero che molte di esse risalgono alle precedenti amministrazioni ma ciò non costituisce una giustificazione a fronte delle tante promesse elettorali fatte e smentite a riguardo. A dimostrazione dell’assenza di una visione lungimirante per la città citiamo anche l’imminente abbattimento dell’ex mercato ortofrutticolo da trasformarsi in parcheggio.

«Il mancato dibattito pubblico in seguito all’arresto per mafia dell’ex presidente del Consiglio Comunale Caruso e al sequestro della Caserma Levante. Di fronte allo sdegno di tanti cittadini il Comune ha preferito il silenzio, o deboli dichiarazioni di circostanza, e anche quando sarebbe stata auspicabile una costituzione di parte civile in sede giudiziaria si è tirato indietro. L’indifferenza nei confronti delle precarie condizioni di molti lavoratori del comparto logistico, l’assenza di reali politiche a sostegno dei più poveri, la sicurezza scambiata per securitarismo. La necessità di garantire il pieno rispetto dei principi fondamentali sanciti dalla Costituzione italiana, l’uguaglianza tra tutti i cittadini, la libertà d’espressione, l’antifascismo».

«Il Comune – conclude il comitato - l’istituzione più prossima al cittadino, dovrebbe rappresentare l’intera società civile e non solo una parte di essa. Eppure, molti piacentini non si riconoscono nelle istituzioni che li amministrano. La mancanza di un confronto con la cittadinanza è un problema sentito da molti di noi, per questo chiediamo a chiunque si identifichi nelle nostre istanze di partecipare all’iniziativa del 20/09, anche portando un pensiero o un breve intervento, chiunque può prendere la parola».

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