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Green pass, Fd’I: «Spiace che una parte del centrodestra abbia fatto il gioco della sinistra»

Il coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia commenta la polemica in Consiglio comunale sulla proposta di Soresi e Domeneghetti

Nella seduta di Consiglio comunale dell'11 aprile i consiglieri Nicola Domeneghetti e Sara Soresi (Fratelli d'Italia) avevano presentato una risoluzione che chiedeva di esonerare i pubblici esercizi dal controllo costante del green pass ai clienti. Dopo un lungo dibattito, i due proponenti hanno ritirato il documento, dopo essere stato contestati dal centrosinistra e anche da una parte del centrodestra stesso. Ora arriva un intervento da parte del coordinamento provinciale di Fratelli d'Italia, a commento della vicenda. 

«L’introduzione del green pass, come noto, è stata accolta con pareri contrastanti non solo all’interno degli schieramenti ma anche delle singole forze politiche, sia a livello nazionale, sia a quello locale. Non avrebbe quindi fatto scandalo alcuno se, la risoluzione presentata dai consiglieri Soresi e Domeneghetti, fosse stata bocciata nel merito, senza volere introdurre argomenti ultronei e non oggetto della stessa. Ma all’evidenza si è preferito buttarla in polemica, quando detta risoluzione - il cui contenuto risultava pertinente al momento della presentazione - prima ancora che ne discutesse il Consiglio comunale risultava già pienamente accolta da un provvedimento di legge del Governo, in cui come noto siedono accanto Partito Democratico e Lega, Forza Italia e 5 Stelle, centristi assortiti e Leu. Sarebbe bastata detta motivazione per chiedere - da parte di ogni altro consigliere - a Soresi e Domeneghetti di ritirare la risoluzione che chiedeva al Governo  di sollevare gli esercenti dei pubblici esercizi dal compito e dalla responsabilità di controllare il green pass a tutti gli avventori, a differenza di quanto accade per altri settori del commercio, in cui i controlli sono svolti a campione. Una risoluzione che non prevedeva - va detto - un’anticipata abolizione del green pass, che pure avrebbe dovuto trovare - ad esempio - i favori della Lega che, a livello nazionale, ne aveva chiesto - come del resto Fratelli d’Italia - la decadenza unitamente  alla cessazione dello stato d’emergenza, conclusosi lo scorso 31 marzo. Invece, avventati tuttologhi hanno spostato il tema in altro campo, addirittura terrorizzando un legame indissolubile tra vaccino e green pass, all’evidenza ignorando che mentre la campagna vaccinale proseguirà, il green pass cesserà la sua funzione il 30 aprile. Se non bastasse, siffatti tuttologhi - impegnati ad attribuire false posizioni no vax a Soresi e Domeneghetti - si sono ben guardati però dallo spiegare, ad esempio, le ragioni scientifiche e politiche della decisione del Governo di prevedere l’obbligo vaccinale per i soli ultra cinquantenni, anziché estenderlo a tutti i cittadini maggiorenni. E’ da stabilire se perché non sapessero cosa dire o perché nessuno glielo avesse suggerito. Spiace che il gioco della demonizzazione dell’avversario imbastita dalla sinistra, che doveva nascondere il proprio assenso espresso pochi minuti prima alla revisione del catasto, abbia trovato sponda anche in una parte del centrodestra, tenuto conto che gran parte di esso, in un recente passato, si era addirittura schierato nelle piazze contro la chiusura di esercizi pubblici, palestre e discoteche nonostante si fosse in piena emergenza Covid. Ma tant’è: la doppia verità propria nella sinistra deve avere ammaliato anche chi ad essa dovrebbe opporsi. C’è da augurarsi che a fare chiarezza provvedano gli elettori».

Il Coordinamento Provinciale di Fratelli d'Italia Piacenza

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