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In Consiglio comunale

Lavori pubblici per 40 milioni di euro nel 2024 di Piacenza

Piano triennale delle opere da 61,7 milioni: 40 milioni solo il primo anno. Ecco tutte le opere in cantiere

Il Comune di Piacenza ha licenziato un corposo piano triennale delle opere pubbliche da 61,7 milioni di euro, dei quali 40 milioni riguardano il 2024, 15,6 milioni il 2025 e 6,2 il 2026. Risorse economiche importanti, frutto di oneri di urbanizzazione e avanzo amministrativo. Il documento - portato dall’assessore ai lavori pubblici Matteo Bongiorni - ha ottenuto l’ok della maggioranza in Consiglio comunale, durante la seduta di lunedì 11 marzo.

Nel piano 2024 la voce più importante sono i 26 milioni di euro per la metropolitana leggera. Poi, 9 milioni per la bonifica dell’area ex Acna, quasi 8 milioni per la ristrutturazione della biblioteca Passerini Landi, 4,2 milioni per la trasformazione delle ex scuderie di Maria Luigia, 1,9 milioni per la riqualificazione di piazza Casali, 1,6 milioni per la palestra nel Laboratorio Pontieri, 1,5 per la realizzazione del primo stralcio della pista ciclabile tra Mucinasso e Piacenza, 1,4 milioni per le pensiline fotovoltaiche nel parcheggio di viale Malta, 1,2 milioni per la riqualificazione del polo bibliotecario di viale Dante, 600mila per il secondo stralcio di lavori alla scuola “2 Giugno”, 600mila per la riqualificazione parco giochi e bagni del Facsal e un campo sportivo alla Baia del Re, 550mila per il parcheggio in via Stradella a servizio del nuovo impianto sportivo, 500mila per l’Arena Daturi, 350mila per gli orti comunali, 320mila per l’illuminazione allo stadio Beltrametti (e 227mila per quello di Le Mose), 300mila per un nuovo parcheggio a Piacenza Expo a Le Mose, 300mila per la riqualificazione della sala d’attesa del terminal dei bus, 238mila per i bagni alla scuola Alberoni, 210mila per Palazzo Farnese. Ci sono poi, sempre per il 2024, 800mila euro per le strade e 864mila per la segnaletica. Un’altra manutenzione ordinaria di strade da un milione e quella del verde da un milione. In programma, da inserire nella prossima variazione di bilancio, anche il recupero dell’ex Berzolla nell’area della stazione ferroviaria, per trasferire qui uffici comunali.

Il centrodestra ha sottolineato la bontà di molti interventi, «alcuni finanziati con risorse trovate dalla Giunta Barbieri», la puntualizzazione di Sara Soresi (capogruppo Fdi). «Bene la riqualificazione dei giochi del Facsal, insieme ai bagni che sono in condizioni pietosi. Ma anche altri parchi gioco hanno necessità, a partire da via Ottolenghi e via Emmanueli. Bene gli interventi sugli impianti sportivi, servirebbe una riqualificazione anche del Polisportivo, attendiamo le decisioni sulla Raffalda». Per Massimo Trespidi (Civica Barbieri-Liberi) alcune coperture economiche di questo piano sono «fittizie», essendo basate sulla vendita di alcuni immobili (quasi 5 milioni di euro) che il Comune non riesce ad alienare da anni. Dubbi anche sul rapporto tra Comune e Provincia in merito al Laboratorio Pontieri. «La Provincia - ha tuonato Trespidi – ha deciso di riqualificare l’ex caserma dei pompieri di viale Dante, rinunciando alla costruzione delle scuole per Gioia e Colombini al Pontieri. I due enti non si parlano?». Tema ripreso anche dalla capogruppo Patrizia Barbieri, che da sindaco si era fortemente spesa per la realizzazione, qui, di un vero e proprio campus scolastico con scuole medie, superiori e palestre. Rimarranno le medie e le palestre, ma non le superiori. Luigi Rabuffi (ApP) ha espressi dubbi sulla ciclabile monca di Mucinasso, condivisi anche da Luca Zandonella (Lega) che ha indicato come priorità l’individuazione di una soluzione in merito al cantiere all’arena Daturi, che impedirà agli studenti di svolgere educazione fisica per molto tempo. Per la maggioranza il capogruppo Pd Andrea Fossati ha definito gli interventi «ambiziosi», rimarcando l’intervento per la biblioteca di viale Dante e quello per la Passerini Landi, «a favore della cultura e dei giovani». «La Provincia - ha replicato al centrodestra - ha scelto diversamente rispetto alle idee originarie: niente Gioia e Colombini al Pontieri e Tramello trasferito nell’ex caserma».

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