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M5S: «Area verde di via Campesio addio». Approvata l'edificabilità

​«Nella assoluta indifferenza, nonostante il parere fortemente contrario di Legambiente e del gruppo M5S, giovedi nelle commissioni consiliari è stata approvata l’edificabilità della zona degli orti di via Campesio. Alla faccia della riduzione del consumo di suolo»

«Nella assoluta indifferenza, nonostante il parere fortemente contrario di Legambiente e del gruppo M5S, giovedi nelle commissioni consiliari è stata approvata l’edificabilità della zona degli orti di via Campesio, modificando la destinazione a verde privato, come da richiesta della proprietà». Scrivono in una nota i consiglieri grillini, Mirta Quagliaroli, Andrea Gabbiani e Barbara Tarquini. 

«Come M5S la nostra proposta di portare l’osservazione in consiglio comunale per una trattazione più ampia e condivisa da tutti i consiglieri comunali è stata bocciata per la mancanza di un solo voto e a quel punto la commissione ha votato la richiesta e ha sentenziato definitivamente per l’accoglimento, purtroppo. Alla faccia della riduzione del consumo di suolo! La trasformazione dell’orto in terreno edificabile è in contrasto con gli obiettivi della pianificazione comunale di incremento delle aree permeabili e di contenimento del consumo del suolo, obiettivi lungimiranti ma alquanto disattesi».

«L’assessore Bisotti, a Piacenza, durante la Consulta del Territorio e Sviluppo Economico del 21 Febbraio 2014, dichiarò: “l’Amministrazione Comunale consentirà l’edificazione solo se ci sono aree così già classificate dai precedenti piani urbanistici”. Ricordiamo ancora le parole dell’assessore regionale alla Sicurezza territoriale e alla Difesa del suolo, Paola Gazzolo, nel dicembre 2014 appena nominata, che affermò: ”una strategia integrata di crescita sostenibile per i prossimi anni a partire da principi particolarmente cari al Presidente Bonaccini: zero consumo di suolo ed economia verde e della prevenzione”»

«Dal 1998 al 2011 il consumo di suolo nel Comune di Piacenza è aumentato dal 17,7% al 22,9% (dati ISPRA), nel capoluogo abbiamo oltre 8600 alloggi inutilizzati e una popolazione stabile attorno ai 100mila, ma i membri della commissione hanno questi dati? Come giustificano una scelta cosi miope? D’accordo che l’area è privata, ma dal 1957 al 1980 era edificabile e non è stata edificata, quando è stata vincolata a usi pubblici non ha subito espropri e quando è cessato l’uso come orto ha ottenuto un equo indennizzo con la destinazione a residenza della porzione nord. L’interesse privato ci pare sia stato riconosciuto e tutelato».

«Certo riqualificare la zona a parco o per attività innovative e sostenibili in questi tempi di crisi sarà forse un utopia (ed è grazie ai tagli imposti  dal Governo centrale che si impedisce anche la realizzazione di opere utili e pregevoli) ma concedendo l’edificabilità al privato si preclude ogni possibile scenario futuro nella direzione della collettività. Ci pare quasi che, come per l’acqua pubblica, manchi la volontà di affrontare certi argomenti e si preferisca la comodità di scelte anche miopi e pure impopolari ma assolutamente più comode e redditizie, questo a discapito dei cittadini e soprattutto delle generazioni future, che subiranno gli effetti dei provvedimenti adottati adesso. Nemmeno la recente alluvione ha cambiato il modo di agire dei nostri amministratori? A parole sempre tutti con nobili intenti, ma nei fatti?». Concludono i consiglieri comunali del M5S. 

LA REPLICA DELL'ASSESSORE BISOTTI: «TESI INCOERENTE E FUORVIANTE»

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