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Colosimo in consiglio, «Il sindaco Dosi è al servizio del Pd non dei cittadini»

Marco Colosimo (Fli) entra in consiglio comunale al posto di Carla Ponzini (Pd): «Sono soddisfatto». Callegari: «Vergognoso che il Comune pensi di fare un contro ricorso. Dosi al servizio del Pd e non dei cittadini»

A più di un mese dalla sua proclamazione ufficiale, cambia l'assetto del Consiglio Comunale. Infatti Marco Colosimo di Piacenza Viva, primo dei non eletti nella coalizione che aveva sostenuto il candidato di centro-destra, ha visto accolto stamani il proprio ricorso al Tribunale amministrativo di Parma in cui chiedeva “la correzione del risultato della consultazione”.

Quindi Marco Colosimo entrerà in consiglio comunale al posto di Carla Ponzini del Pd. In una conferenza stampa Colosimo si dice soddisfatto, mentre Fabio Callagari (coordinatore Fli provinciale) afferma: «Marco è il più giovane consigliere comunale in Italia e il primo per Fli a Piacenza e io il più giovane coordinatore, ne sono fiero. Ci siamo andati a prendere quello che ci spettava». Con loro al tavolo presenti anche l'avvocato Salvatore Dattilo, Alessandro Massa (Fli) e Alberto Squeri.

Se Colosimo afferma: «Adesso c'è da mettersi a lavorare, sono soddisfatto e credo che ci sia da portare avanti il progetto di Andrea Paparo per una città più viva e migliore», Fabio Callegari pone l'accento sul fatto che il Comune tramite l'Avvocatura municipale intende proporre un controricorso al Consigli di Stato: «Mi stupisce negativamente il fatto che l'avvocato del Comune stia minacciando ricorso al Consiglio di Stato, non capisco con quale posizione giuridica pensa di poter fare ciò, infatti l'avvocato municipale dovrebbe essere al servizio dell'ente e non al servizio di un partito, in questo caso del Pd. In questo modo Dosi dimostra di non essere al servizio dei cittadini ma del suo partito. Ritengo invece fondata e legittima la personale pretesa della Ponzini di far ricorso».

IL CASO - Nel mirino dell’esponente di Piacenza Viva era finita l'attribuzione, effettuata dall'Ufficio elettorale centrale del Tribunale di Piacenza presieduto dal giudice Mario Poderoni, dei 20 seggi alla maggioranza, contro i 12 che secondo i calcoli effettuati spettano alla minoranza. Secondo il ricorrente, questi numeri andavano rivisti: ai vincitori del centrosinistra, infatti, spettano a tutt’oggi 19 posti come ha di fatto convenuto anche il Tar di Parma. 

L’Amministrazione Comunale prende atto della decisione assunta dal Tribunale amministrativo regionale e sottolinea che la vicenda è comunque più complessa, poiché i posti in Consiglio Comunale (a seguito della riduzione dei consiglieri per gli eccessivi costi della politica) sono 32 (a fronte dei 40 della precedente Amministrazione), il cui 60 per cento è pari a 19,2. E considerato che non si possono dividere in decimi i consiglieri, il Tribunale di Piacenza (Ufficio elettorale centrale) ha fatto un arrotondamento per eccesso, garantendo in tal modo 20 consiglieri alla maggioranza e 12 alle minoranze.

I PRECEDENTI - Erano anche stati presi come riferimento altri Comuni che avevano adottato la stessa linea: Parma, L’Aquila, Frosinone, Belluno e Catanzaro. Data la delicatezza dell’argomento, anche i parlamentari Foti e Polledri avevano presentato un'interrogazione al ministro dell'interno per avere una posizione ufficiale in materia e dirimere così la questione. Ma è stata una recente sentenza del Consiglio di Stato ad arrotondare per difetto, garantendo 19 consiglieri alla maggioranza e 13 alla minoranza quando fino ai ballottaggi del 20 e 21 maggio sia le direttive emanate dal Ministero dell’Interno che le prime sentenze del Consiglio di Stato interpretative della norma, indicavano ai Tribunali di arrotondare per eccesso.

 

 

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