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Medico al 118 di Farini, il comitato: «L’Ausl sta tamponando con la guardia medica»

Il portavoce del comitato “Vivere sicuri in Alta Valnure” e consigliere di minoranza a Farini Giovanni Bracchi: «Il direttore si dice felice di aver trovato una soluzione, ma ha ripiegato sui medici che già svolgono il servizio di guardia medica»

«Non ho visto grande entusiasmo per la nostra attività di tutela del 118 di Farini da parte di tutti gli amministratori dell’Unione Alta Valnure». Giovanni Bracchi, consigliere di minoranza di Farini e portavoce del comitato “Vivere sicuri in Alta Valnure”, commenta l’approdo della sua mozione nel Consiglio dell’Unione. «Ho almeno ottenuto – spiega Bracchi - che nel prossimo consiglio verrà portato come punto all'ordine del giorno. Ho pregato tutti i colleghi di portare nei vari consigli comunali la richiesta e la discussione e che i sindaci in Conferenza dei servizi Giovanni Bracchi-2ne discutano: su questo ho notato alcune perplessità, spero di sbagliarmi. Se non abbiamo l'appoggio incondizionato dalle amministrazioni di tutti i comuni – Pontedellolio, Bettola, Farini e Ferriere - , sarà difficile farci ascoltare. Spero che cambi l’atteggiamento, sono deluso per tutti quei montanari che accettano supinamente senza reagire a cose che invece gli spetterebbero di diritto. Spero che nei prossimi mesi cambi qualcosa anche a livello politico». L'obiettivo del comitato è noto: riavere h24, per tutto l'anno, il medico a disposizione del 118 di Farini. Il servizio attualmente garantisce soltanto la fascia orara che va dalle 8 alle 20. Bracchi intende inoltre rispondere a distanza al comunicato dell’Ausl sul 118 di Farini, che è intervenuta nei giorni scorsi annunciando un accorgimento. «Faccio presente a tutti - sostiene Bracchi - che si tratta di guardia medica e non si capisce come si comporti in caso di emergenza? Se c’è bisogno di notte di un intervento, la guardia medica esce con la sua auto per recarsi sul luogo insieme ai soccorritori?». Bracchi vuole inviare un messaggio al direttore generale dell’Ausl Luca Baldino. «Scrive di essere felice perché la ricerca fatta nei mesi scorsi ha avuto successo. Questa è sicuramente un'incongruenza, in quanto le figure ricercate dall'azienda erano medici accreditati a lavorare sulle ambulanze (il dottor Rauli, ad esempio). Invece arriveranno medici che già operano come guardia medica sul territorio, non riconducibili al dipartimento di emergenza-urgenza, ma bensì alla continuità assistenziale. Questo si evince dal comunicato, anche se il termine "guardia medica" sembra essere volutamente omesso».

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