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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

«Non ci sono le condizioni per alcun apparentamento»

Luigi Rabuffi chiarisce la posizione sua e della lista "Piacenza in Comune" che ha ottenuto quasi il 6 per cento al primo turno

«Allo stato attuale non ci sono le condizioni per alcun apparentamento». Chiuse le urne, è arrivato anche per Piacenza in Comune, il momento delle riflessioni. La squadra di Luigi Rabuffi si è ritrovata lunedì sera alla Cooperativa popolare Infrangibile per fare coralmente le prime considerazioni sull'esito delle elezioni e pensare alle eventuali mosse da mettere in campo. La posizione di Rabuffi e di Piacenza in Comune è stata molto chiara ed ha tenuto fede a quanto detto anche nel corso della campagna elettorale: nessun apparentamento.  La lista civica Piacenza in Comune ha ottenuto quasi il 6% e otterrà, sia che sia sindaco Barbieri sia che lo sia Rizzi, un posto in Consiglio Comunale. «Il voto espresso domenica dai cittadini ci dice che se le forze civiche di Sinistra che non si riconoscono nel Pd- nel nostro caso insiste una distanza siderale- si fossero presentate unite, avrebbero portato a casa un 10% di preferenze con la possibilità di avere ben più nutrita rappresentanza all'interno del Consiglio- ha detto Rabuffi- Crediamo ci possa essere spazio, quindi, nei prossimi cinque anni per trovare un cammino comune naturalmente fuori dal Pd, da cui entrambi- Piacenza in Comune e Passione Civica, si sono dichiarati fortemente distanti».

Piacenza in Comune non nasconde una certa delusione per l'esito del risultato: «La sensazione che avevamo era quella di rappresentare, con il nostro programma, una fetta più ampia di popolazione. Sottolineiamo comunque che l'esperienza civica del 2017 ha portato a casa quasi il doppio dei voti rispetto all'esperienza prettamente politica del 2012 con Sinistra per Piacenza. La nostra esperienza inizia quindi con il piede giusto e siamo intenzionati a dare battaglia in Consiglio Comunale a partire dalle prossima sessione di bilancio».

Piacenza in Comune è rimasta stupita dal forte astensionismo: «Quasi la metà degli aventi diritto al voto non si è recata alle urne, se poi contiamo anche i 1800 voti che sono stati dati a Torre Sindaco come evidente segno di protesta, non possiamo che sottolineare la forte disaffezione dei cittadini alla politica. Noi come Piacenza in Comune ci impegneremo ad accorciare questa distanza mettendo in pratica, nel nostro piccolo, ciò che abbiamo detto in campagna elettorale, battendoci per la partecipazione, per i temi del lavoro, dell'ambiente e della giustizia sociale».

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