Parco del Trebbia, il Pd: quali vincoli, è una riserva che avvicina uomo e ambiente
Approvato ufficialmente ieri in Assemblea legislativa regionale il Parco del Trebbia. La soddisfazione del consigliere democratico Beretta: “È stato quindi raggiunto un obiettivo ambizioso”. Del progetto si parla da vent'anni, tre anni il percorso di costituzione. Ma il centrodestra rimane perplesso
Redazione
28 ottobre 2009 09:36
“Esprimo personale soddisfazione per l’istituzione ufficiale del Parco del Trebbia”. Sono le parole del Consigliere regionale dei democratici, Nino Beretta. Ieri, l'Assemblea legislativa regionale ha dato l'approvazione finale al progetto. Un progetto nell'aria da un paio di decenni e la cui costituzione è durata tre anni. La soddisfazione del Partito Democratico sembra fugare le perplessità avanzate dalla Giunta piacentina di centrodestra appena due giorni fa.
Per l'esecutivo di Trespidi, il Parco del Trebbia – al momento – costituirebbe più vincoli che vantaggi per i territori che attraversa, ma il Pd è di tutt'altra opinione. “Mi piace pensare a questa realtà come un punto che avvicina uomo e ambiente: non una riserva normata da una molteplicità di vincoli, ma piuttosto un’area capace di far coesistere tra loro le esigenze di tutela ambientale con quelle dell'uomo, siano esse economiche o agricole. Inoltre, il suo essere immerso in realtà densamente abitate ne facilita la fruizione” ha specificato Beretta.
Adesso, nel progetto, si tratta di investirci: “questa esperienza è certamente un’occasione per avviare progetti di riqualificazione e promozione del fiume” osserva ancora il consigliere democratico. Dal canto suo, la Regione ha già avviato un iter che consentirà di realizzare interventi in tutti i Comuni coinvolti, che vanno dalla cartellonistica a piste ciclabili, da aree per parcheggio a piazzole di sosta attrezzate. “Che questo avvio sia di buon auspicio anche per il futuro”, conclude.
La Provincia di Piacenza, coinvolta nell'istituzione del parco insieme a sette comuni, ha proposto alla Regione di gestire per un anno il Parco del Trebbia. L'Ente di via Garibaldi spinge per una burocrazia più leggera del sistema.
Per l'esecutivo di Trespidi, il Parco del Trebbia – al momento – costituirebbe più vincoli che vantaggi per i territori che attraversa, ma il Pd è di tutt'altra opinione. “Mi piace pensare a questa realtà come un punto che avvicina uomo e ambiente: non una riserva normata da una molteplicità di vincoli, ma piuttosto un’area capace di far coesistere tra loro le esigenze di tutela ambientale con quelle dell'uomo, siano esse economiche o agricole. Inoltre, il suo essere immerso in realtà densamente abitate ne facilita la fruizione” ha specificato Beretta.
| Gossolengo, Calendasco, Piacenza, Rivergaro, Gazzola, Gragnano e Rottofreno i comuni del Parco |
Adesso, nel progetto, si tratta di investirci: “questa esperienza è certamente un’occasione per avviare progetti di riqualificazione e promozione del fiume” osserva ancora il consigliere democratico. Dal canto suo, la Regione ha già avviato un iter che consentirà di realizzare interventi in tutti i Comuni coinvolti, che vanno dalla cartellonistica a piste ciclabili, da aree per parcheggio a piazzole di sosta attrezzate. “Che questo avvio sia di buon auspicio anche per il futuro”, conclude.
La Provincia di Piacenza, coinvolta nell'istituzione del parco insieme a sette comuni, ha proposto alla Regione di gestire per un anno il Parco del Trebbia. L'Ente di via Garibaldi spinge per una burocrazia più leggera del sistema.
Redazione
28 ottobre 2009 09:36
Si parla di
