rotate-mobile
Politica

Polledri: chiarezza sulle falsità, chi entra in Italia regolarmente non è discriminato

La nuova legge introduce il reato di immigrazione clandestina. Ma, precisa il leghista Polledri, non prevede una sanzione detentiva, ma pecuniaria e ciò rappresenta un punto fondamentale per l'allineamento alla direttiva europea. Poi si rivolge al sindaco: che riprenda chi ha espresso frasi poco rispettose nei confronti del vescovo

Ancora pacchetto sicurezza, ancora querelle. Anzi, precisazioni. In una lettera ai direttori di testata diffusa ieri sera dal deputato piacentino Massimo Polledri (Lega Nord), ecco le precisazioni del Carroccio sulla “Selva di falsità emerse sul pacchetto sicurezza del ministro Roberto Maroni”. Le chiama proprio così Polledri, una selva di falsità.

Quali? Primo fra tutti il fatto che l'immigrazione non è di per sé un reato: “Chi è straniero ed entra in Italia nel rispetto delle leggi non è, ovviamente, discriminato”. Secondo punto, è vero che l'immigrazione clandestina è un reato, però “non prevede una sanzione detentiva, ma pecuniaria e ciò rappresenta un punto fondamentale per l'allineamento alla direttiva europea”.
  Chi è straniero ed entra in Italia nel rispetto delle leggi non è, ovviamente, discriminato  

La direttiva europea, chiarisce ancora il rappresentante della Lega, “Prevede - come passaggio necessario per l'espulsione degli irregolari - un procedimento di carattere penale. In sostanza: è l'Ue a chiederci, come presupposto fondamentale per l'espulsione, una condanna penale”.

Poi Polledri risponde a chi dichiara “strumentalmente” che il nuovo provvedimento graverà inesorabilmente sugli uffici giudiziari: “Il procedimento avrà carattere di massima rapidità, essendo fondato sulle competenze del giudice di pace, come misura finalizzata all'espulsione e quindi non graverà sul carico di lavoro dei tribunali ordinari”.

Il Consiglio Superiore della Magistratura, che ha espresso disaccordo sul pacchetto, ha puntualizzato: “l'attribuzione al giudice di pace della competenza in ordine al nuovo reato, pur dettata da evidenti ragioni pratiche, altera gli attuali criteri di ripartizione della competenza tra magistratura professionale e magistratura ordinaria e snatura la fisionomia di quest'ultima”.
  Il sindaco deve richiamare chi ha espresso parole poco rispettose nei confronti del vescovo  

Il provvedimento, ha continuato il Csm, “Presenta un'irragionevole disparità di trattamento con quella prevista dall'articolo 14, comma 5, del testo unico sull'immigrazione, che prevede la punibilità dello straniero inottemperante all'ordine di espulsione solo ove lo stesso si trattenga nel territorio della stato senza giustificato motivo”.

Infine, Polledri ha richiamato il sindaco Reggi, sul comportamento poco ortodosso di un Consigliere di maggioranza che “Lunedì ha pronunciato - nel corso della seduta consiliare - frasi poco rispettose nei confronti del vescovo”.  “Caro sindaco” ha concluso Polledri, “nel 2004 avevi dato una tiratina d'orecchie all'allora assessore alle Politiche giovanili, Manuela Bruschini, protagonista di una festa infarcita di citazioni e simboli paraoffensivi nei riguardi dei cattolici in quel di Soarza di Villanova. Ora fai altrettanto”.



In Evidenza

Potrebbe interessarti

Polledri: chiarezza sulle falsità, chi entra in Italia regolarmente non è discriminato

IlPiacenza è in caricamento