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Verso le elezioni

«Forza Italia è uno spazio di libertà, non un partito di plastica»

La senatrice di Forza Italia e presidente commissione Esteri di Palazzo Madama, Stefania Craxi a Piacenza nel pomeriggio del 9 giugno per sostenere Patrizia Barbieri candidata sindaco. Con lei Leonardo Bersani (coordinatore cittadino Forza Italia), Enrico Aimi (senatore FI) e Andrea Pugni (consigliere comunale uscente di Fi e candidato consigliere

La senatrice di Forza Italia e presidente commissione Esteri di Palazzo Madama, Stefania Craxi a Piacenza nel pomeriggio del 9 giugno per sostenere Patrizia Barbieri candidata sindaco a pochi giorni dal voto per le elezioni comunali.  Con lei – al point di via Cavour - Leonardo Bersani (coordinatore cittadino Forza Italia), Enrico Aimi (senatore FI) e Andrea Pugni (consigliere comunale uscente di Fi e candidato consigliere). Solo l’8 giugno l’attuale primo cittadino Barbieri ha incontrato Silvio Berlusconi che ha invitato i piacentini a sostenerla alle urne il 12 giugno.

Sulla guerra in Ucraina: «In politica estera noi, ossia l’Europa, e gli Stati Uniti siamo le gambe del mondo libero. Nonostante i tanti errori fatti in passato, non dobbiamo perdere di vista cosa succederà e le sfide dovremo affrontare. L’Occidente deve restare unito perché non possiamo permettere che il mondo venga regolato dalle prepotenze». «Sono state pubblicate tante falsità – dice piccata Craxi -, vorrei precisare che con il Governo Letta e Renzi la fornitura del gas russo era al 43%, con Berlusconi il principale fornitore era l’Algeria».

«Forza Italia – ha proseguito - è impegnata a ricostruire una politica che sia uno spazio di libertà nell’interesse del Paese dove nessuno deve rimanere indietro ma tutti fare un passo avanti. Forza Italia non è un partito di plastica come dicono, ma difende i valori della famiglia, della comunità. Al centro c’è l’individuo e i valori di equità e ordine. L’Italia che vorremmo è quella dove non c’è una magistratura che conta il tempo in decenni. Serve una giustizia che non sia un’arma politica ma che sia al servizio dei cittadini. Andiamo a votare al referendum per far capire che ci vuole una riforma e ci vuole urgentemente».

«Bene – dice - farci carico di chi scappa dalla guerra ma occorre accogliere i migranti economici solo se c’è la possibilità di farlo nel nostro mercato del lavoro. L’Italia che vorremmo è quella dove gli stranieri conoscono la lingua, le leggi, i diritti ma anche i doveri e li rispettino. Bisogna avere memoria di cosa è stato questo Paese uscito sconfitto dalla guerra e ricordarsi che l’Italia, sotto il Governo di mio padre, era la quinta potenza nel mondo. Sono gli ultimi giorni di campagna, le elezioni sono in mano ai cittadini e si tratta di scelte che peseranno molto sulla vita di tutti». Craxi poi conclude il suo discorso – qui riassunto  - con i versi di una canzone di De Gregori che utilizzava sempre il padre Bettino: Viva l'Italia, l'Italia liberata,l'Italia del valzer, l'Italia del caffè. L'Italia derubata e colpita al cuore. Viva l'Italia, l'Italia che non muore. Viva l'Italia, presa a tradimento, L'Italia assassinata dai giornali e dal cemento. L'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura. Viva l'Italia, l'Italia che non ha paura.

 Leonardo Bersani (coordinatore cittadino Forza Italia), Enrico Aimi (senatore FI) e Andrea Pugni (consigliere comunale uscente di Fi e candidato consigliere)-2

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