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Tarasconi (Pd): «La scelta migliore è costruire il ponte su un nuovo tracciato»

La consigliera regionale dem: «Sottoscrivo le richieste dei sindaci, il ponte sia moderno e non adeguato al passaggio di muli e calessi come nell’800»

«Sto con i sindaci dell’Unione Montana Valli Trebbia e Luretta. Sto con loro nel chiedere che si costruisca un nuovo Ponte Lenzino e lo si faccia su un tracciato adeguato ai tempi, adeguato al traffico e alle esigenze moderne di mobilità, e non al passaggio di muli e calessi come a fine ‘800, epoca in cui venne pensato il ponte sulla “45” crollato lo scorso 3 ottobre isolando drammaticamente l’alta Valtrebbia dal resto della provincia».  Così Katia Tarasconi, consigliera regionale del Partito Democratico, interviene sulla vicenda del ponte Lenzino, a poche ore dalla manifestazione indetta per il pomeriggio del 17 aprile.

«Sto con i sindaci – precisa Tarasconi - e per questa ragione ho firmato una lettera che, come Unione montana, gli stessi sindaci hanno inviato ai ministri e alla varie autorità competenti. L’iniziativa nasce dall’ultima comunicazione ufficiale dell’Anas che in Prefettura a Piacenza, lo scorso 22 marzo in videoconferenza, ha fatto sapere qual è la decisione definitiva, ovvero ricostruire Ponte Lenzino “sul sedime delle macerie del ponte crollato, riedificando una pila in alveo dove far poggiare il nuovo impalcato del ponte che sovrasterebbe le arcate rimaste, senza che queste ultime abbiano alcuna funzione di supporto alla nuova costruzione”. Sono le testuali parole della missiva firmata da tutti noi. E’ una decisione, questa di Anas, basata sul vincolo della Soprintendenza, che non tiene minimamente conto dell’opinione condivisa da tutti i sindaci coinvolti e cioè costruire il ponte su un nuovo tracciato decisamente più sicuro e funzionale in termini di viabilità (eviterebbe due pericolose curve a gomito) e consentendo allo stesso tempo la valorizzazione “museale” dei resti del ponte antico crollato lo scorso ottobre. Secondo noi è questa la scelta migliore sotto tutti i punti di vista, anche quello economico. Sono queste le ragioni per le quali oggi alle 16 alcuni dei sindaci coinvolti hanno organizzato una manifestazione proprio a Ponte Lenzino. Io ho deciso di non partecipare fisicamente per rispetto del divieto di assembramento ma è come se lo facessi: sottoscrivo ogni richiesta».

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