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Terme di Bobbio, il comitato: «Chiediamo tempi certi sull’indagine geologica dell’area»

Il comitato s’incontrerà con il presidente della Regione Bonaccini: «Speriamo che non si verifichino continui rinvii e lungaggini»

Il comitato per le terme della Valtrebbia accoglie con soddisfazione due novità seguite alla richiesta in Regione di una consigliera del Gruppo Misto. È finalmente arrivata la notizia che l'Unione dei comuni ha approvato la delibera per il completamento dell'indagine geologica. E lo stesso presidente della Regione Stefano Bonaccini avrebbe accettato di incontrarsi con il comitato nelle prossime ore. «L'interrogazione inviata dalla consigliera regionale Silvia Prodi – spiega il comitato - alla giunta regionale Emilia-Romagna sembra aver smosso la situazione. La giunta dell’Unione comuni val Trebbia e Luretta nei giorni scorsi ha autorizzato i carotaggi sul terreno di San Martino, in modo da concludere con dati certi l'indagine geologica sulla faglia. I risultati dell’indagine, conclusa a dicembre, individuavano forti probabilità di presenza di acque termali sotto San Martino. Ora si può saperlo con chiarezza.  Questa volta la delibera, presentata dal sindaco di Travo Lodovico Albasi, ha superato tutti gli ostacoli: è stata messa all’ordine del giorno, ha avuto il numero legale dei votanti ed è stata approvata.

Delibera approvata, confermata la copertura dei costi da parte della regione, autorizzazioni per le trivellazioni già concesse da parte del tribunale di Torino-che si occupa dell’asta del terreno di San Martino: tutto sembra a posto. Tutto a posto, se… Il se riguarda i tempi. Quel che rimane da vedere ora sono i tempi di attuazione.

I tempi lunghi o brevi sono il segnale della reale volontà politica di procedere. Il comitato per le Terme val Trebbia vuol vedere in questa delibera il superamento delle tante ostilità, sollevate in particolare dal sindaco di Bobbio Roberto Pasquali. Nei confronti dell’indagine quando è stata avviata, nei confronti dei risultati, quando han chiarito che la vecchia sorgente è impraticabile. Resistenza soprattutto nei confronti di un uso pubblico del terreno di San Martino. Perchè se sotto San Martino la presenza termale è confermata, diventa possibile un suo utilizzo come piccolo presidio di cura termale in sostegno all’ospedale di comunità di Bobbio.

Ora, per valutare quale sia la soluzione, non rimane che la conclusione dell'indagine geologica. Almeno sul piano formale è stata finalmente decisa. Il sindaco di Bobbio è ora anche presidente dell'Unione dei Comuni e su di lui pesa quindi la responsabilità di rendere effettivamente operativa questa decisione assunta in sede di Giunta. Perché sappiamo che, a volte, per far naufragare un progetto non serve far dichiarazioni contrarie, basta renderlo non operativo con continui rinvii e lungaggini. Il comitato Terme e quanti han seguito in Val Trebbia ed altrove la vicenda si aspettano che quest’ultima fase dell’indagine venga realizzata in tempi stretti. Senza dover ricorrere ad altre interrogazioni».

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