«Approfondirò le criticità di questa provincia e le fattispecie di reato più evidenti. Quello di Piacenza sicuramente è un crocevia importante». Così il nuovo questore di Piacenza Ivo Morelli, si è presentato alla stampa locale la mattina di martedì 10 gennaio, a pochi giorni dal suo insediamento negli uffici di viale Malta.

Nato a San Giovanni Rotondo (in provincia di Foggia) nel 1967, è entrato nei ruoli della Polizia di Stato nel 1991 dopo aver frequentato l’Istituto Superiore di Polizia. Ha alle spalle tanti anni di esperienza a Milano, dove ha ricoperto ruoli importanti e strategici per la sicurezza.

«Il Polo logistico, ad esempio - ha spiegato Morelli - è fondamentale per questa città: crea economia ma allo stesso tempo anche grande mobilità di lavoratori, è necessaria una grande sinergia per evitare sovrapposizioni con altre forze di polizia. Dobbiamo fare squadra più possibile e dare risposte tempestive alla città».

«La strategia da attuare è quella della prevenzione: prevenire è meglio di reprimere, e laddove ci sia sentore di criticità si interviene. Noi cerchiamo di essere sempre più presenti: la Questura è una macchina articolata con alcuni punti da sensibilizzare, spero di scoprirlo presto per essere sempre più pronto per risposte tempestive».

Il questore è poi intervenuto sulla problematica dei lunghi tempi di attesa per i passaporti, lamentata di recente da tanti cittadini. «Questa purtroppo è una problematica su tutto il territorio, ma affronteremo al più presto la questione. Il 2022 è stato l'anno in cui sono confluite richieste per i tre anni precedenti a causa del Covid. Quando avremo i numeri totali ci renderemo conto se siamo di fronte a uno degli anni di emergenza passaporti. Sicuramente ci riuniremo per capire se ci sono altre cause, faremo qualcosa di più per porre rimedio: vediamo se ci sono strumenti che ci possano permettere di abbattere le lungaggini, analizzeremo i tempi».