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Per colpa dei rincari / Gragnano Trebbiense

«Più che raddoppiata la spesa per l’illuminazione, spegneremo alcuni lampioni»

A Gragnano il sindaco Calza annuncia lo spegnimento dell’illuminazione pubblica in alcune vie: «Dagli 80mila euro del 2021 stiamo toccando i 180-200mila euro»

Il Comune di Gragnano, in attesa che vengano prese decisioni dal Governo e dall’Europa in risposta al vertiginoso aumento dei costi energetici che stanno mettendo in ginocchio famiglie, imprese ed Enti locali, ha deciso di muoversi in più direzioni. Alla Provincia di Piacenza, con una mozione presentata dalla sindaca Patrizia Calza, che è anche consigliere provinciale, si chiede di organizzare un momento tecnico di approfondimento sulle relative problematiche tecniche e giuridiche che permetta un confronto anche tra Amministrazioni. Ai propri cittadini invece gli amministratori chiedono di accettare lo svolgimento di alcune sperimentazioni, volte ad aiutare a capire quali soluzioni si possano attivare per contenere l’aumento dei costi.

«Rispetto a 80mila euro di spesa del 2021, visto l'aumento registrato con le ultime bollette pervenute, tra cui il conguaglio, è ragionevole pensare che, senza riduzione del consumo, la spesa per l’illuminazione pubblica, potrà raggiungere quest'anno, la somma di 180mila-200mila euro, in pratica vanificando l'opera di efficientamento attivata negli anni scorsi», spiega il sindaco Calza.

Al fine di evitare aumenti di imposte, tasse o tariffe (in considerazione dell'aumento di costo di tutte le derrate e servizi acquisiti dal Comune) o riduzione di preziosi servizi alla persona, sindaco e assessori, dopo essersi confrontati con i consiglieri, hanno ritenuto fosse necessario verificare ed esperimentare la possibilità di riduzione dei consumi.

«Proveremo a spegnere l’illuminazione in alcune vie delle frazioni e del capoluogo: si tratta di sperimentazioni rese necessari anche dal fatto che alcune centraline sono a forfait e pertanto lo spegnimento degli elementi illuminanti collegati non porterebbe alcun beneficio in termini di risparmio. Diverso invece è il caso dei pali la cui illuminazione viene pagata in base al consumo. Saranno questi elementi che verranno spenti» spiega l’assessore ai lavori pubblici Cristiano Schiavi.

«In base all’esito delle sperimentazioni andremo poi a prendere delle decisioni. La stima che ad oggi abbiamo fatto ci dice che potremmo risparmiare da 15mila a 30mila euro almeno all’anno», precisa l’assessore al Bilancio Alberto Frattola. Intanto l’Amministrazione lavora al completo efficientamento dell'impianto di pubblica illuminazione attraverso un    project che attualmente è stato presentato alla Stazione Unica Appaltante.

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