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Martedì, 30 Aprile 2024
La polemica / Farini

A Farini l’assessore al bilancio vota contro il bilancio

Cordani: «Più volte ho chiesto chiarezza sui conti della casa di riposo, ma nessuna risposta». Anche l’ex vicesindaco Delmolino vota no: «Incarichi esterni quando il Comune ha due tecnici disponibili». Il sindaco: «Bilancio ben strutturato, mai un aumento di tasse e anche agevolazioni Tari»

Il bilancio previsionale di Farini passa, ma il documento riceve i voti contrari del consigliere di minoranza Marco Gambazza (e fin qui nulla di strano), dell’ex vicesindaco (rimasto in maggioranza) Giorgio Delmolino e di colei che ne sarebbe, sulla carta, la responsabile, ovvero l’assessore al bilancio. Cristina Cordani, uno dei due assessori del sindaco Cristian Poggioli, si è espressa contro durante l’ultima seduta, in aperta polemica con il resto della Giunta.

Il motivo? «Il Comune di Farini - spiega Cordani - è socio al 60% del Consorzio Casa Protetta, così come Ferriere ha il 40%. È dal 2019 che non viene approvato un bilancio di questa realtà. Potrebbe essere in utile o perdita, non ne sono a conoscenza, ho solo visto qualche estratto conto. Così come non ha mai visto nulla il ragioniere dell’ente. L’ho fatto presente più volte nel 2021 e nel 2022. E nel giugno del 2023 Poggioli e il vice Antonio Mazzocchi affidano ad uno studio esterno, insieme a Ferriere, dividendosi la spesa (oltre 3mila euro a testa), l’impegno di dare un’occhiata a questi bilanci. Ma nel settembre 2023 non ha ancora affidato l’incarico».

Ecco perché l’assessore al bilancio non condivide la stesura del documento previsionale. «Da assessore devo prevedere eventuali risorse per coprire il bilancio in perdita del Consorzio. Sono i due comuni che dovrebbero rispondere di eventuali “rossi”. Prima di applicare qualsiasi cifra del nostro avanzo, bisogna usare queste risorse per il Consorzio».

Ad ottobre viene affidato l’incarico e Cordani chiede di visionare, quando saranno pronti, i documenti contabili, prima della stesura del bilancio. «A fine novembre il sindaco vuole preparare e chiudere il bilancio. Ma non sono ancora a conoscenza di eventuali debiti (o crediti) del Consorzio».

Ma non è tutto qui. «Dopo il maltempo del 30 ottobre la Giunta destina subito 10.600 euro di lavori di somma urgenza. Ma ci sono anche 72mila euro di interventi a debito (per un ponte e una strada), non ancora realizzati, e 62mila di questi euro coperti con l’avanzo. Mi sono trovata questa variazione in Giunta dieci minuti prima dell’approvazione, non ho neanche fatto in tempo a leggerla, ma ho votato contro i debiti e a favore delle urgenze. In Consiglio mi sono espressa contro. Se non c’è ancora un progetto, e siamo a dicembre, come facciamo ad asfaltare e sistemare tutto entro la fine dell’anno? L’avanzo andava tenuto da parte».

Le differenze di vedute durano da un po’. «Sindaco e vice ad agosto hanno speso ulteriori 10mila euro per progetti da affidare ad esterni in merito ad alcune asfaltature da 150mila euro complessivi. Tutto questo con due tecnici del Comune a disposizione. Si sono giustificati dicendo che “erano interventi da fare entro settembre”: siamo a metà dicembre e ad oggi non sono stati ancora fatti. Mi spiace per questa situazione, non ce l’ho con nessuno a livello personale, ma non posso votare un bilancio in queste condizioni».

I DUBBI DELL’EX VICESINDACO

Anche Giorgio Delmolino, ex vicesindaco nella prima parte del mandato, e ancora all’interno della maggioranza, ha votato contro. «È stato dato un incarico ad uno studio per conoscere i conti del Consorzio - rincara la dose - questo documento non c’è ancora e ci si chiede di votare il bilancio in anticipo. Se ci fosse un debito nella Casa protetta sarebbe meglio saperlo prima». Come Cordani non condivide anche altre scelte. «Ad esempio i 10mila euro dati esternamente per misurare le condizioni delle strade, quando abbiamo due tecnici in municipio. Sindaco e vicesindaco hanno detto che era utile per fare il più in fretta possibile i lavori. Ma siamo in montagna, sappiamo che i tempi sono lunghi, non si possono programmare a settembre interventi entro la fine dell’anno. Per un piccolo comune come il nostro buttare via 10mila euro sono un errore. Infatti l’assessore al bilancio ha fatto bene a votare contro, se ha delle rimostranze».

PARLA IL SINDACO POGGIOLI

Il sindaco riconosce la particolarità della situazione, ma minimizza. «C’è massima libertà di voto, ognuno esprime quel che ritiene opportuno e si assume le sue responsabilità. Certamente è singolare che un assessore al bilancio non si occupi del bilancio e non lo voti, sarebbe nelle sue competenze. Inoltre Cordani ha votato favorevolmente il Dup, che è una parte propedeutica, e non il bilancio stesso». Rimarrà ancora assessore? «Non le toglierò le deleghe, si andrà avanti così».

Sindaco, la contestano poca chiarezza sulla Casa protetta. Come replica? «Siamo in attesa di una verifica di un esterno sui conti della Casa protetta. Al momento non abbiamo notizie». Piuttosto il primo cittadino ci tiene a ricordare il peso di questo bilancio. «Mi fa piacere che in un periodo non eccezionale dal punto di vista economico le tariffe siano rimaste invariate per la popolazione. Sono diversi anni che le tasse a Farini non vengono ritoccate. E il bilancio è ben consolidato e strutturato. Abbiamo inoltre previsto agevolazioni sulla Tari per le attività produttive del territorio. Per me l’importante è che il bilancio rimanga sano. Ognuno fa le scelte conseguenti e trae le sue conclusioni». Il primo cittadino farinese rimarca che Cordani votò in Giunta gli interventi di somma urgenza del 30 ottobre, giornata del maltempo, ma poi la stessa in Consiglio ha alzato la “paletta rossa” sul provvedimento: «mi sembra una contraddizione, comunque a me interessa che i lavori nelle località si facciano».

Cristina Cordani e Cristian Poggioli-2

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