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Ex collegio Morigi

Diventare infermieri, lezioni al via per i 120 nuovi studenti universitari di Piacenza

Le matricole si aggiungono ai colleghi del secondo e terzo anno del corso: «Numero complessivo record di 380 iscritti alla triennale» 

Sono 120 i nuovi studenti della sede di Piacenza del corso di Studi in Infermieristica dell’Università di Parma che lunedì 23 ottobre hanno iniziato a frequentare le lezioni all’ex Collegio Morigi in via Taverna 37.

Centoventi aspiranti sanitari – sottolinea l’Asl - che vanno ad aggiungersi ai colleghi del secondo e terzo anno per raggiungere il numero complessivo record di 380 iscritti alla triennale della Classe L/SNT1 delle Professioni Sanitarie dell’Università di Parma: 115 gli studenti del secondo anno, 85 quelli del terzo e circa 60 i fuori corso, a cui vanno appunto aggiunte le 120 matricole. Un corso che gli studenti frequenteranno in presenza.

«Siamo molto soddisfatti di questi numeri – ha commentato Cinzia Merlini, direttore delle Attività didattiche professionalizzanti corso di studi in Infermieristica dell’Azienda Usl di Piacenza, salutando le nuove leve –, soprattutto perché oggi possiamo presentarci, orgogliosamente, in un momento in cui a livello nazionale le iscrizioni al primo anno hanno subito un calo del 10%. Un calo che, fortunatamente, non ha toccato in modo rilevante l’ateneo di Parma. Al fine di rendere attrattiva la nostra professione e invogliarvi a iscrivervi al Corso di Studi in Infermieristica, ogni anno cerchiamo di lavorare, oltre che sull’offerta formativa, anche sull’orientamento per gli studenti delle scuole superiori, che incontriamo ogni maggio qui in sede, e due volte a Parma, prima in occasione dell’open day di aprile e poi a luglio. Voi oggi siete qui anche in virtù di quegli incontri, finalmente inizia un capitolo importante della vostra vita».

«È un giorno importante, speciale – ha aggiunto –, l’inizio di una grande avventura. Il nostro obiettivo è quello di lavorare insieme a voi per costruire quel bagaglio di competenze che porterete con voi nella vostra professione. Competenze cognitive, tecniche e umane. Per arrivare ad essere dei professionisti non solo preparati, ma anche dotati di empatia e ascolto attivo. Siate quindi allegri e pieni di gioia perché state scegliendo una delle professioni più belle del mondo, ma anche capaci di umanità perché avrete a che fare con persone che stanno vivendo un momento di debolezza, fragilità e paura».

Paola Bardasi, direttore dell’Azienda Usl di Piacenza, ha osservato come «in questo momento è complicato essere infermieri. Tuttavia, portandovi un saluto fatto col cuore e non solo istituzionale, vi dico che ho sempre lavorato nella Sanità e non esiste un mondo più interessante. La passione che muove questo mondo non sono riuscita a rintracciarla altrove. Questo è il mio esempio di vita vissuta. Vi hanno detto che dovete imparare e formarvi, ma noi? Noi cercheremo di darvi tutto ciò che potrete avere da questa professione, ossia le migliori competenze (che troverete all’interno di un network ormai internazionale che si occupa anche di ricerca), le migliori condizioni per imparare, il tempo necessario per vivere anche momenti di crescita personale. Qui, a Piacenza, c’è una tradizione che rende tutto questo possibile. Anche questa volta sono quindi convinta che con voi non sbaglieremo. Dandovi l’esempio per affrontare un lavoro delicato, di assistenza verso persone che vanno accudite. Vi auguro perciò di non perdere mai la passione che vi ha portato a scegliere questo percorso».

Andrea Contini, direttore assistenziale dell’Azienda Usl di Piacenza, ha infine sottolineato che «il percorso formativo è impegnativo perché vi introduce a un mondo complesso. Il mondo della cura nel contesto più ampio della Salute. Imparerete però tante cose: a comunicare con persone di varie estrazioni culturali, che non parlano la nostra lingua. Ognuna con condizioni cliniche diverse. Ecco la complessità di cui parlavo poc’anzi. Un percorso duro, ma gratificante, perché pensateci bene: voi sarete coloro che porteranno la cura nella vita di persone che vi ricorderanno per sempre. Avrete il potere di contribuire alla guarigione delle persone, alleviare la loro sofferenza, il potere di migliorare la loro qualità di vita e quella dei loro famigliari. Avrete modo, insomma, di fare la differenza».

Un ultimo messaggio, in chiusura, e con un filo di emozione, da Maria Genesi, presidente di Opi, Ordine professioni infermieristiche di Piacenza: «Avete scelto la professione più bella del mondo, quindi benvenuti. Abbiamo bisogno di infermieri, come di ogni altra figura sanitaria. Sarete, insieme alle persone che incontrerete sulla vostra strada, l’ossatura del Servizio sanitario nazionale. Fate gruppo, sostenetevi a vicenda per superare ostacoli di ogni tipo, alcuni dei quali apparentemente insormontabili. E ricordate che svilupperete il vostro sapere attraverso le relazioni con le persone. Ascoltate le paure di coloro che troverete sdraiate nel letto. Perché l’assistenza è un’arte».

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