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Violenza sulle donne / Gossolengo

 “Lo sguardo di chi resta”, a Gossolengo la presentazione del libro di Stefania Prandi

Alla biblioteca comunale il 25 novembre in occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Allestite anche due panchine rosse a Quarto e a Settima

Sabato 25 novembre alle 17 in occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, presso la Biblioteca comunale "Paolo Boiardi" di Gossolengo (via XXV Aprile, 4) si terrà la presentazione del libro della giornalista e fotografa Stefania Prandi, "Lo sguardo di chi resta" (Dry-art, 2022). Si tratta di un progetto fotografico che focalizza l'attenzione sulle famiglie delle vittime, sul senso di vuoto e di dolore, ma anche sulla lotta per ottenere giustizia. Stefania Prandi è giornalista, scrittrice e fotografa freelance. Ha collaborato con testate nazionali e internazionali come Il Sole 24 Ore, National Geographic, Al Jazeera, El País, Correctiv, Radiotelevisione svizzera, Azione, Elle e Danwatch. Ha realizzato reportage e inchieste in Europa, Asia, Africa e Sudamerica. Si occupa di diritti umani, sfruttamento sul lavoro, violenza di genere, questioni sociali, ambiente e cultura. Sul tema della violenza di genere ha già pubblicato in passato il libro "Le conseguenze: i femminicidi e lo sguardo di chi resta" (Settenove, 2020), legato a doppio filo al progetto fotografico che verrà presentato presso la Biblioteca di Gossolengo. Per affrontare al meglio un tema così delicato e importante, l'autrice dialogherà con la dottoressa Ilaria Egeste, responsabile dello sportello psicologico del centro antiviolenza di Piacenza. La presentazione del libro sarà preceduta alle ore 16.30 da due brevi interventi dei ragazzi della Scuola Secondaria di Primo Grado di Gossolengo dedicati alla sensibilizzazione contro la violenza sulle Donne. Un'occasione preziosa per trattare un tema purtroppo molto attuale da un punto di vista diverso.

«L’attenzione e l’impegno delle istituzioni nelle azioni di sensibilizzazione sul tema e di condanna della violenza sulle donne devono sempre essere ai massimi livelli - dichiara il Sindaco Andrea Balestrieri - Spesso si tende a minimizzare il problema, senza prendere coscienza del fatto che si tratti di un tema molto delicato, complesso e attuale, purtroppo. Tutti abbiamo il dovere di affrontare questa problematica con fermezza e decisione. A partire dalla cultura e dall’educazione, attraverso cui passano i valori imprescindibili di tutela e difesa dei diritti delle donne». «Vogliamo ricordare questa data, le sue origini e il profondo significato che ha e che continua ad assumere quotidianamente - afferma l’assessore alle Pari Opportunità e alla Cultura Lauretta Alberti - E' nostra convinzione tenere alta l'attenzione e cercare di sensibilizzare le persone, in ogni fascia di età, verso il tema della violenza di genere da intendersi in tutte le sue sfaccettature, quindi non solo quella fisica che lascia segni visibili, ma anche quella psicologica, che passa attraverso le umiliazioni e l'isolamento. Ogni giorno leggiamo notizie di donne uccise per mano dei compagni, bambini che rimangono senza famiglia, con danni che si propagheranno nelle loro vite, in maniera, a volte, irreparabile. Non possiamo restare indifferenti a tutto ciò o sminuire tali questioni. Si tratta di un problema culturale e sociale, che non si risolve certamente con la negazione, per questo abbiamo deciso, quest’anno, di focalizzare l’attenzione anche sul “chi resta”. E’ importante, poi, che alla riflessione sulla violenza di genere partecipino, con una collaborazione fattiva, le studentesse e gli studenti della Scuola media di Gossolengo perché per creare una nuova cultura che garantisca la parità di genere e combatta la violenza sulle donne bisogna partire dalle scuole oltre che dalle famiglie». Tra le iniziative messe in atto dal Comune di Gossolengo in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le Donne ci sono, infine, gli allestimenti di altre due panchine rosse, l’una a Quarto e l’altra a Settima. Sono stati gli stessi assessori Basilio Mandas e Pericle Mazzari ad “improvvisarsi” imbianchini e a colorare di rosso le sedute per segnalare l’attenzione al tema da parte degli uomini.

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