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Nasce il “Coordinamento Squadre di caccia al cinghiale” dell'Emilia Romagna

Il Presidente dell’UNCC sezione di Piacenza, Andrea Bonfanti, ha indetto una riunione di confronto giovedì 25 alle ore 21 presso il salone parrocchiale di Podenzano

Nei giorni scorsi si sono riuniti a Bologna i capi squadra della caccia collettiva al cinghiale di tutte le province dell'Emilia Romagna, attività che conta circa 10.000 appassionati. La riunione, molto sentita e voluta, è stata organizzata dopo i numerosi confronti svoltisi a livello territoriale in cui sono stati nominati i rappresentanti  di ciascun ATC (Ambito territoriale di caccia) a cui affidare istanze e proposte. Nel corso dell’incontro sono stati analizzati i punti concernenti la gestione del cinghiale del nuovo Piano Faunistico regionale ed, in particolar modo, le ultime proposte di modifica al vigente regolamento di caccia agli ungulati, nonché la valenza di attività gestionali già attuate in maniera sperimentale in alcuni distretti bolognesi.

Il Coordinamento, ha rilevato diverse distorsioni e ha sottolineato come alcune nuove regole potrebbero seriamente compromettere la collaborazione tra tutti gli attori coinvolti impegnati nella gestione della specie cinghiale e nella tutela delle coltivazioni. I capisquadra della regione Emilia Romagna hanno sottolineato ancora una volta che i cacciatori di cinghiale in forma collettiva non si sottraggono ai compiti loro richiesti dagli agricoltori e dagli ATC e che vogliono essere in prima linea nella gestione faunistica rimboccandosi le maniche al fianco del mondo agricolo. A tal proposito, nei giorni scorsi e’ stato chiesto un incontro al Presidente della Regione e all’Assessorato competente, incontro che il Coordinamento confida possa avvenire a breve. E’ intenzione dei capi squadra rappresentanti delle province portare avanti un’unica voce a tutela del territorio, ribadendo che le soluzioni devono essere condivise con chi opera direttamente, anziché porre in atto sperimentazioni gestionali imposte ormai obsolete. Si chiede, pertanto, che tali metodi non vengano riproposti in altre province o ATC. E' indispensabile una regolamentazione condivisa tra istituzioni, cacciatori e agricoltori che veda il coinvolgimento, da protagoniste, delle squadre di caccia collettiva e dei propri capisquadra. Il Coordinamento, a chiusura dell'incontro, ha auspicato che le Associazioni venatorie supportino i sopracitati suggerimenti e li recepiscano in occasione dei lavori di modifica dei regolamenti regionali in materia. Solamente con il dialogo e lo scambio di idee sarà raggiunto l’obiettivo comune e contestualmente riconosciuta la giusta e meritata importanza alle squadre di caccia collettiva al cinghiale che si adoperano tutto l’anno per tutelare e gestire il territorio.

A seguito della recente costituzione del “Coordinamento di caccia al cinghiale” dell’Emilia Romagna, il Presidente dell’UNCC sezione di Piacenza, Andrea Bonfanti, ha indetto una riunione di confronto giovedì 25 alle ore 21 presso il salone parrocchiale di Podenzano. Tale incontro sarà aperto a tutti gli iscritti alla sezionale UNCC Pc e non. La riunione avrà lo scopo di presentare il nuovo piano faunistico venatorio e le sue criticità; sarà anche un’occasione per confrontarsi con i Presidenti di tutte le associazioni venatorie faunistiche provinciali invitati alla serata insieme al Dott Enrico Merli (Tecnico faunistico venatorio della regione Emilia Romagna). Ad essi verrà chiesto di appoggiare, a livello di Consulta Faunistica regionale, le proposte esplicate durante l’assemblea di giovedì. La serata si pone anche l’obiettivo di raccogliere le opinioni e le idee di tutti i partecipanti e di redigere un verbale, da sottoporre all’attenzione della Regione, in linea con quanto espresso dal Coordinamento Emilia Romagna. Bonfanti si auspica una numerosa partecipazione in quanto “è di fondamentale importanza essere uniti per la salvaguardia della nostra tipologia di caccia collettiva per il prelievo del cinghiale: unica vera soluzione della gestione della specie cinghiale sul territorio provinciale, della calmierazione dei danni subiti all’agricoltura e non ultimo  della tutela della sicurezza stradale”. Il prossimo appuntamento in agenda sarà un incontro tra UNCC Pc e associazioni agricole della provincia.  

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