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Palazzo Galli, inaugurata la "mostra non mostra" Segni parole e note

Prende il via il laboratorio aperto con performance degli studenti del Liceo Cassinari e del Conservatorio Nicolini e con l’esposizione di opere di Spazzali, Foppiani, Cinello e Armodio

Pubblico delle grandi occasioni per l’inaugurazione di “Segni parole e note” (nei fine settimana dal 2 al 17 marzo), laboratorio aperto con performance degli studenti del Liceo Cassinari e del Conservatorio Nicolini e con l’esposizione di opere di Spazzali, Foppiani, Cinello e Armodio – Un progetto di Valeria Poli e Carlo Ponzini sostenuto dalla Banca di Piacenza

«Vieni al PalabancaEventi e vivi l’arte». Questo l’invito lanciato questa sera, venerdì 1 marzo, da un’affollata Sala Panini nel corso della prima parte dell’inaugurazione di “Segni parole e note – Variazioni sul tema”, progetto curato da Valeria Poli e Carlo Ponzini con il sostegno della Banca di Piacenza. «Una mostra non mostra», come ha precisato il presidente del popolare Istituto di credito Giuseppe Nenna nell’intervento di saluto, «una bellissima iniziativa che mette in evidenza la volontà della Banca di essere vicina alla cultura e ai giovani».

Nei fine settimana dal 2 al 17 marzo il già Palazzo Galli sarà dunque la prestigiosa cornice di una esposizione che si propone, ha precisato Valeria Poli, «come un laboratorio aperto che vuole offrire l’occasione di confrontarsi con una serie di domande, che sono alla base dell’approccio metodologico della storiografia artistica, attraverso il dialogo con l’operatività tecnica delle nuove generazioni di studenti del Liceo Artistico Bruno Cassinari e del Conservatorio Giuseppe Nicolini impegnate nella formazione nell’ambito dei linguaggi artistici. Dove i segni sono quelli dei pittori, le parole quelle degli stessi artisti e dei critici e le note quelle dei musicisti». La scelta è stata quella di una sorta di laboratorio critico che possa offrire una prima ricognizione che permetta, in un prossimo futuro, di identificare la produzione degli artisti esposti (Spazzali, Foppiani, Cinello e Armodio) come un fenomeno unitario codificabile dalla storiografia artistica a partire dai primi riconoscimenti come Scuola di Piacenza. Le opere scelte, frutto di un rapporto diretto con alcuni collezionisti che hanno creduto a questa innovativa formula, tra i quali il mim-Museum in Motion-Castello di San Pietro in Cerro, sono accompagnate dalle parole anche di un agevole catalogo (stampa, Ediprima), curato da Valeria Poli, occasione per una riflessione sul rapporto tra modernità e tradizione nell’arte contemporanea.

«Il Nicolini - ha evidenziato la direttrice Maria Grazia Petrali - è fiero di partecipare a questa iniziativa che permetterà ai nostri studenti di lavorare in sinergia con quelli del Cassinari per creare momenti interessanti. I ragazzi hanno voglia di essere ascoltati e sarà bellissimo farlo in un luogo così importante». La dirigente scolastica del Cassinari, Sabrina Mantini, si è detta «felice di avere nella nostra città una manifestazione di contaminazione dei vari linguaggi artistici che produrrà una grande energia, perché l’arte crea bellezza» e ringraziato la Banca «perché finanzia l’arte e quindi la bellezza». L’iniziativa ha avuto il patrocinio del Comune di Piacenza («Un riconoscimento - ha argomentato l’assessore Christian Fiazza - alla straordinarietà di questa mostra che mette in connessione le varie arti nello stesso luogo e nello stesso momento») e della Camera di Commercio dell’Emilia.

L’architetto Ponzini ha illustrato le caratteristiche di quello che ha chiamato «un workshop che lega la pittura alla musica sul tema del surrealismo. Dietro ogni quadro c’è un’esperienza - ha aggiunto - e questa è una mostra che vuol fare rumore contro il conformismo. Nell’allestimento il colore dominante che ho scelto è il giallo, il colore del sole che rappresenta creatività». Gli invitati all’inaugurazione sono quindi scesi in Sala Corrado Sforza Fogliani e - dopo un ideale taglio del nastro da parte del presidente Nenna, dell’assessore Fiazza, della prof. Poli e dell’arch. Ponzini - hanno potuto visitare l’accativante allestimento e ascoltare un momento musicale con la prof. Petrali al pianoforte e con la voce della prof. Anna Chierichetti.

In precedenza Valeria Poli aveva raccontato dell’invito fatto ad Armodio di dire qualcosa nel corso dell’inaugurazione. Invito non raccolto. «Preferisco lasciare la parola ai miei quadri», gli ha detto l’artista. In Sala Sforza Fogliani campeggia una frase di Armodio: “I dipinti di libri servono a volare, a cercare una storia”. La speranza è che i giovani del Cassinari e del Nicolini trovino la giusta ispirazione per raccontare anche le loro di storie e che siano di buon auspicio per il loro futuro. L’esposizione sarà visitabile (ingresso libero) nei fine settimana dal 2 al 17 marzo, dalle 10.30 alla 13 e dalle 16 alle 19. Previste anche visite guidate a cura della prof. Valeria Poli. Per informazioni e prenotazioni di visite guidate: Banca di Piacenza, Ufficio Relazioni esterne 0523 542362; relaz.esterne@bancadipiacenza.it; www.bancadipiacenza.it.

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