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La presentazione

Sette zone per sette laboratori di quartiere, Groppelli: «Così riprendiamo il dialogo interrotto con i cittadini»

Presentata l'iniziativa "Laboratori di quartiere: un nuovo strumento di partecipazione per la città" che prenderà il via il 15 aprile con l'assemblea generale alla Passerini Landi: «Cittadini, associazioni, organizzazioni possono contribuire alla definizione delle politiche cittadine»

«E’ il primo passo concreto per arrivare al bilancio partecipato, un’idea quasi futuristica ma ci crediamo: vogliamo riprendere il dialogo – che si era interrotto - con i cittadini». E’ con queste parole che l’assessore Serena Groppelli ha presentato "Laboratori di quartiere: un nuovo strumento di partecipazione per la città"». L’iniziativa ha come obiettivo la creazione di una rete cittadina di laboratori, appunto, che permetta di attivare processi stabili di ascolto, dialogo e collaborazione in ogni zona della città e tra zone diverse. I laboratori – si legge sul volantino creato ad hoc – sono uno strumento attraverso cui i cittadini, associazioni, organizzazioni possono contribuire alla definizione delle politiche cittadine.  Il percorso partecipativo prenderà avvio ufficialmente sabato 15 aprile con l'assemblea generale alla biblioteca Passerini Landi rivolta a tutti i cittadini interessati dalle 10 alle 13.

La città è stata divisa in sette zone e per ognuna è previsto un incontro nel mese di maggio: «In ogni area individuata si svolgerà un workshop in cui lavoreremo insieme per far emergere idee e proposte per quell’area e per la città». A giugno invece è previsto un laboratorio di sintesi dei risultati.  «Vogliamo – spiegano – che siano coerenti con il contesto locale e con i bisogni dei piacentini affinché possano favorire la partecipazione di tutti». Ad organizzare e gestire gli incontri e l’assemblea generale l’amministrazione si è affidata a Pares, cooperativa specializzata nella collaborazione le pa, oggi rappresentata da Giulia Bertone e Marco Cau che hanno spiegato anche con l’aiuto di indici visuali come intenderanno gestire il progetto.

“Laboratori di quartiere: un nuovo strumento di partecipazione per la città”.-2

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