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Venerdì, 26 Aprile 2024
In tribunale / Via Colombo / Via dei Pisoni

Preso tre volte mentre spaccia sulla ciclabile, nigeriano finisce in carcere: era già stato espulso

La polizia lo ha denunciato due volte e arrestato una, sempre sulla ciclabile di via Dei Pisoni, evidentemente sua piazza di spaccio. Clandestino e nulla facente doveva lasciare l'Italia ma non lo aveva mai fatto. Ora è alle Novate

Preso tre volte dalle volanti sempre nello stesso punto della città, la sua piazza di spaccio, ossia la ciclabile che collega via Pisoni a viale Patrioti: a prima volta nel 2020, la seconda il 28 settembre e la terza il 10 ottobre quando appunto è stato arrestato, precedentemente era stato solo denunciato.

Oggi 11 ottobre è finito in carcere al termine del processo per direttissima in tribunale dove è comparso davanti al giudice Camilla Milani (pm Paolo Maini) e difeso d’ufficio dall’avvocato Andrea Bazzani. Il processo è stato rinviato a novembre. Dietro le sbarre è finito quindi un pusher nigeriano di 34 anni senza fissa dimora, clandestino e nulla facente. Era accusato di detenzione di droga ai fini di spaccio, inottemperanza dell’ordine del questore di lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni e ricettazione: era in possesso di un monopattino nuovo con un valore di mercato di circa 600 euro, di cui non ha saputo spiegare la provenienza.

Il 10 ottobre è stato notato, poi bloccato e arrestato dai poliziotti sulla famosa ciclabile, da sempre nota e fiorente piazza di spaccio a cielo aperto. Quando ha visto gli agenti ha gettato a terra la droga (8 dosi di hascisc) e ha cercato di fuggire, invano, sul monopattino. Addosso aveva due cellulari che non hanno mai smesso di squillare (clienti che lo cercavano) e soldi. Il nigeriano fu fermato, come detto, anche a maggio 2020 nel medesimo luogo, con sempre con sé due cellulari (che furono sequestrati), soldi contanti in piccolo taglio e svariate dosi di hascisc (17). In quell’occasione fu denunciato.

Stesso copione si era poi ripetuto il 28 settembre 2022. Un poliziotto libero dal servizio e di passaggio in bicicletta lo aveva visto confabulare con due clienti. Le volanti arrivate sul posto lo avevano fermato, sequestrato la droga e denunciato. Addosso aveva due nuovi telefonini (in tutto quindi sei dispositivi in tre volte). In questo caso era stato denunciato e successivamente accompagnato a Bari al centro di Permanenza per il rimpatrio ma dopo due giorni era stato liberato per poi vedersi notificare l’ordine del questore di lasciare l’Italia volontariamente entro sette giorni. Ovviamente non ha ottemperato alla misura e il 10 ottobre è stato ritrovato dove era stato bloccato il 28 settembre.

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