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Cronaca

«"Ciuccio" infilato in bocca a forza per umiliare i bambini». Arrestate due maestre

Due insegnanti della scuola elementare Vittorino Da Feltre sono state arrestate in flagranza di reato per maltrattamenti su minori nei confronti dei loro alunni. Le indagini sono state condotte della sezione di polizia giudiziaria della Polizia municipale coordinata dal sostituto procuratore Antonio Colonna

"I filmati - si legge nell'ordinanza del gip - danno contezza del clima di tensione emotiva sistematicamente instaurato all'interno della classe connotato da urla, reazioni esagerate aventi ad oggetto la punizione e la correzione di alcuni alunni, nonché  episodi di compressione fisica di varia intensità trasmodate in alcuni casi nell'utilizzo di violenza fisica di apprezzabile entità. L'uso sistematico della violenza quale ordinario trattamento al minore affidato anche lì dove fosse sostenuto da 'animus corrigendi' non può rientrare nell'ambito della fattispecie dell'abuso di correzione". 

Oltre al ciuccio infilato a forza in bocca gli inquirenti hanno parlato di strattonamenti e in un'occasione anche di un bimbo buttato a terra dopo essere stato tirato per le bretelle dello zainetto. Quattro i bambini che sarebbero stati presi di mira ogni giorno, compreso il piccolo con problemi di autismo. Il blitz degli agenti della municipale è scattato all'ennesimo episodio di violenza al quale hanno assistito in diretta grazie ai dispositivi installati: una delle due maestre avrebbe afferrato un bambino per il mento e lo avrebbe scosso con violenza: «Non potevamo più aspettare e siamo entrati in azione», ha spiegato il comandante Piero Romualdo Vergante.

Vista e considerata la delicatezza della situazione le due maestre sono state fatte uscire dalla classe con una scusa e i bambini "intrattenuti" con alcuni giochi, tra i quali, anche una specie di caccia tesoro del "ciuccio punitivo", che è stato trovato e sequestrato: in questo modo non si sono accorti di quanto stava accadendo e sono stati tutelati e rassicurati. Durante l'interrogatorio di garanzia Fazio si è avvalsa della facoltà di non rispondere mentre Innamorato avrebbe fornito la propria versione dei fatti, dicendo, a quanto pare, di non essersi accorta della condotta della collega e non essersi resa conto della gravità di quanto accadeva. E le responsabilità nel dettaglio delle due donne saranno oggetto delle indagini che la procura sta ancora svolgendo.

Le donne lavoravano in quella scuola da circa 17 anni. L'inchiesta non è terminata: gli inquirenti nei prossimi giorni ascolteranno i bambini in audizione protetta. Secondo la procura, la posizione di Innamorato sarebbe meno pesante di quella di Fazio perché l’insegnante avrebbe seguito la collega più anziana o assistendo in silenzio ai presunti maltrattamenti oppure non rendendosi conto della gravità dei comportamenti dell’altra maestra.

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